Adam Kubert: vedi Napoli Comicon e…

Adam Kubert: vedi Napoli Comicon e…

Ospite internazionale al Napoli Comicon 2016, l'amato disegnatore Marvel Adam Kubert.

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Nato a Boonton, New Jersey, il 6 ottobre 1959, Adam Kubert è un disegnatore americano distintosi soprattutto per i suoi lavori per Marvel, DC e Dark Horse. Figlio del grande  e fratello di , inizia a lavorare per la Marvel nel 1992 occupandosi delle matite di , The Incredibile Hulk e Uncanny X-Men. Quando, nel 2001, la Marvel lancia il suo secondo titolo, Ultimate, dedicato agli X-Men, Adam viene scelto come disegnatore regolare al fianco dello scrittore Mark Millar. Successivamente realizza Ultimate . Nel 2005 passa alla DC Comics con contratto in esclusiva sulla collana Action Comics. Dopo aver contribuito ai testi di Sgt. Rock, disegnata dal padre, e alle chine della mini serie Batman vs. , realizzata dal fratello Andy, nel 2009 torna alla Marvel per occuparsi di Wolverine. Nel 2012 disegna gli ultimi numeri di  vs. X-Men su testi di Jonathan Hickman, con cui successivamente collabora alle matite di . Nel 2013 torna a occuparsi di Wolverine nella miniserie Origin II, che prosegue il racconto delle origini del famoso mutante artigliato. Durante la maxisaga fa squadra con  nella mini serie Amazing Spider-Man: Renew Your Vows. Oggi, assieme a Mark Waid, porta avanti l'incarico di disegnatore su All-New, All-Different Avengers.

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Da quasi venticinque anni lavori in Marvel, dove hai disegnato tutti i più grandi supereroi della casa delle meraviglie. Cosa ti stimola e ti entusiasma ancora nel disegnare supereroi e cosa senti ancora di poter dare di nuovo a questo universo?
Sono le storie che continuano a motivarmi… a chi non piace una bella storia? Le storie belle aggiungono profondità ai personaggi, che migliorano col tempo come un buon vino. Se aggiungiamo il fatto che adoro assolutamente disegnare, è facile restare motivati e pieni di energie in una carriera trentennale. Detto questo, ciò che mi motiva di più è voler diventare un artista migliore.

Visto il tema di questo , che opinione hai della sempre crescente ibridazione del fumetto con altre forme di espressione artistica e comunicativa (cinema, TV, letteratura, teatro…)?
A differenza dell'Europa, i fumetti negli USA sono finalmente considerati una forma d'arte vera e propria. Questa legittimazione comporta più opportunità per i nostri personaggi e per le nostre storie. In più c'è il fatto che l'unico limite alla nostra creatività è il budget e non c'è da stupirsi se la popolarità di questo medium è esplosa. Finchè i contenuti continuano ad essere buoni e l'esecuzione esemplare, non vedo una fine alla nostra continua espansione in tutti i media.

Vedi Napoli e poi…?
Spero di non morire

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