di Garth Ennis, John McCrea, Carlos Ezquerra
Planeta DeAgostini, 2008 – 544 pagg. col. bros. – 25,00euro
I volumi della collana Universo DC sono impressionanti per dimensioni; grazie a questi volumi enciclopedici, possiamo leggere in 3 sole uscite uno dei più riusciti personaggi di Ennis, pubblicato in Italia in maniera poco organica. Protagonista è Tommy Monaghan, killer che si muove nei bassifondi di Gotham City e che, dopo uno scontro con un’alieno, acquisisce l’abilità di leggere il pensiero e vedere attraverso gli oggetti. Lo spunto permette, come è facile immaginare conoscendo l’autore, lo sviluppo di storie a base di sparatorie, frasi da gradasso, ironia e la morale “distorta” tipica di Ennis fin da Preacher per arrivare a The Punisher. Ricordato soprattutto per la vena grottesca, in particolare grazie alle comparsate degli eroi DC, trattati con ben poco rispetto e benevolenza, Hitman in realtà merita soprattutto per le sue storie più “serie”, per il ritmo e la sceneggiatura brillante, per storie come “La notte che le luci si spensero” piuttosto che per l’inizio di “Eroi locali“, o per l’atmosfera da western di “Una bara piena di dollari“. I disegni di McCrea partono in maniera piuttosto anonima e inadatta, ma dopo poche storie, grazie anche a una colorazione molto più attenta, acquistano forza ed equilibrio, riuscendo a mettere insieme il grottesco e il realistico delle storie. (Ettore Gabrielli)

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