di Brian Wood e Kristian
Edizioni BD, giu. 2007 – 104 pagg. col. bros. – 10,00euro
Prosegue il mio rapporto di odio/amore con l’autore Brian Wood. Se ho amato molto il suo precedente Demo, denso e sentimentale il giusto, questo nuova pubblicazione Supermarket ripropone molte delle debolezze già viste in precedenti lavori, in particolare un’attenzione eccessiva alla forma, a scapito di contenuti – ovvero una trama, una fabula – realmente interessanti. La storia della ragazzina “new-global” e “contro” che scopre improvvisamente di appartenere a una generazione mafiosa è ottimamente condotta nei primi capitoli. I testi sono taglienti, divertenti, anticonformisti e rappresentano con efficacia la sorpresa e il dramma di una tale scoperta, pur mantenendo un tono “pop” leggero e auto-ironico. Ma, terminata la lettura, la storia si risolve in pratica con un nulla di fatto, e l’incipit si rivela niente più che un pretesto per alcune scene d’azione fin troppo cool. Belli e a tono i disegni e la colorazione, ma Supermarket è l’ennesima conferma che per un buon fumetto non bastano il talento e un buon senso dello humor. Alla fine ci assale il dubbio che Wood sia solo un conformista dell’anticonformismo. Attendiamo presto una riprova al contrario. (Guglielmo Nigro)
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