di Gino D’Antonio, Renato Polese, Sergio Tarquino
Edizioni If, aprile 2005 – 214pagg. b/n bros. – 4,90euro
Altri due episodi per una serie che con questa ristampa sta godendo di una meritatissima riproposta al pubblico. Sembra quasi strano scoprire che nel 1973 si scrivevano storie così efficaci, intelligenti eppure scanzonate. Non sono molti i fumetti odierni che sappiano rileggere e reinterpretare il “genere” popolare, alla luce del nostro presente, partendo da una lezione che emerge netta: fumetto popolare vuol dire buon fumetto, solido, appassionante, divertente o drammatico all’occorrenza, ma non banale. Sembra perciò che l’esempio di D’Antonio (autore ancora attivo, ma che meritererebbe una serie tutta sua) non sia stato raccolto dai tanti sceneggiatori che pure, leggendo le sue storie, sono magari cresciuti. Ad ennesima dimostrazione della qualità del lavoro di questo autore, ecco due episodi diversi tra loro, eppure entrambi esempi di quanto detto: ricco di spunti comici il primo, con l’imbranato e pavido indiano Cuore Che Fugge, che pure avrà la sua rivalsa e scoprirà il suo coraggio, e con la vicenda di (in)giustizia narrata nel secondo, dove siamo testimoni dello spadroneggiamento delle bande di banditi in un paese di frontiera, e della dura reazione dei cittadini, pronti a diventare giustizieri e assassini a loro volta. Questo è fumetto. (Ettore Gabrielli)