di Andrea Cavaletto e AA VV
Cagliostro Press, 2009 – 84 pagg. b/n bros. – 8,90euro
Questo volumetto è interessante per almeno due motivi. Il primo è presentare una nuova antologia horror, formato poco diffuso in Italia rispetto ad altri mercati. Il secondo è la possibilità di vedere l’evoluzione di un nuovo autore come Cavaletto, qui in veste esclusivamente di sceneggiatore, in cui dimostra grande crescita, con testi equilibrati e senza sbavature. I temi trattati sono classici (zombi, antiche maledizioni, ecc.) perciò non è tanto l’originalità che si può richiedere, ma una trattazione che non scada nei luoghi comuni. E il risultato è sostanzialmente positivo: pur con alcune incertezze e ingenuità ancora presenti (in particolare in “Lo spirito nella bottiglia”) le brevi storie esprimono efficacemente la loro “morale”. Meno positivo è il giudizio sui disegni: a parte l’ottimo Luca Maresca in “I rifiuti di via Sudario”, la parte grafica è ancora acerba, poco riuscita. Matteo Pirocco (realizzatore di due storie) mostra notevoli possibilità di miglioramento e buon gusto per i chiaroscuri, ma deve perfezionare il tratto, ancora piuttosto indeciso. Gianrico Reale inchiostra bene ma è ancora incerto nella raffigurazione delle espressioni e nei movimenti dei personaggi. Il più esperto Alberto Bonis non sempre è felicissimo nel delineare visi e anatomie. (Paolo Garrone)
Sangue di Tenebra
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