Si presenta con una carta più sottile ma dalla resa migliore il secondo volume di questo strano serial giapponese. Ambientato nell’Italia del rinascimento, la storia sta solamente mettendo a punto le premesse di una trama che si prefigura complessa soprattutto per l’elevato numero di personaggi in gioco, e per le losche trame di interesse che presto finiranno per coinvolgere le due protagoniste, piuttosto in ombra fin’ora, Karin e Adel. Diverte, o magari infastidisce, vedere con quanta libertà vengono presentati e cambiati profondamente personaggi storici veramente esistiti, come Niccolo’ Macchiavelli, Michelangelo, Pico della Mirandola, Giovanni Dé Medici ed altri ancora (peccato per alcune voci saltate nell’apparato delle note, altrimenti molto utile), che diventano protagonisti della storia e appartenenti ai due schieramenti di uomini dagli inquietanti poteri sovrannaturali che sembrano delinearsi intorno ad una nefasta profezia. Il disegno e la costruzione della tavola sembrano aver subito un netto miglioramento rispetto al primo numero, dove già non erano disprezzabili, anche se le scene d’azione rimangono confuse. Pilgrim Jager ha molte premesse per rivelarsi un bel manga, da non farsi sfuggire (Ettore Gabrielli).