Il cervellone elettronico protagonista di una delle brevissime e fulminanti avventure a fumetti del più improbabile investigatore privato di tutti i tempi entra in tilt proprio perché non riesce a rispondere a questo interrogativo: ma Nick Carter è di Bonvi o di De Maria? Nick Carter è un fumetto geniale tanto per come è disegnato quanto per come è scritto. Il colpevole dei misfatti, che vengono perpretati mentre calano le prime ombre della sera, è sempre lampante fin dalla prima apparizione, sia perché il suo sguardo è invariabilmente obliquo sia perché i nomi che gli sono attribuiti ne richiamano il losco carattere, quando addirittura non è indicato come il fido cameriere, il fido commesso ecc. ecc. Come se non bastasse, sotto i mille impossibili travestimenti si cela sempre lui, il cattivissimo Stanislao Moulinski, che non riesce mai a battere il micidiale trio di investigatori. Forse perché sono destinati ai bambini, questi fumetti sembrano strutturati come un girotondo, un nascondino, un acchiaparello. Nick Carter ed i suoi compagni seguono sempre lo stesso schema ludico, percorrendo le traiettorie rassicuranti dei bimbi che giocano a guardie e ladri o agli indiani. Così il terzetto di investigatori gioca di volta in volta ai gangster, alle spie, ai fantasmi, allo scienziato pazzo, agli aviatori. Il gioco recupera il suo aspetto più importante, ovvero quello catartico di assorbire, elaborare e restituire le immagini della violenza, della morte e della guerra. Le avventure pubblicate nella diciassettesima uscita dei Classici della Repubblica, Le grandi indagini, attraversano i vari generi narrativi dalla fantascienza all’horror passando per le spy-stories e la descrizione di viaggi in luoghi esotici; inoltre vengono esplorati i sottogeneri come le gangster-stories e comunque sono parodiati quasi tutti i classici della letteratura e del cinema. Alcune ospitano disegnatori come Silver e Clod, che perfettamente interpretano il mondo innocuo dello scombinato terzetto di investigatori inventato da Franco Bonvicini e Guido De Maria. La rassomiglianza con le ambientazioni del Gruppo TNT è stemperata dal tono di favola buffa, ma non acre come quello che hanno invece le avventure degli scanzonati agenti segreti di Magnus & Bunker. Nick Carter, il minuscolo Ten, che si esprime in rima con proverbi di saggezza orientale, ed il corpulento e simpaticissimo Patsy non sono disperati, anzi sono confortati dalla matematica certezza di non sbagliare praticamente mai!.
Nick Carter: le grandi Indagini – I Classici di Repubblica Serie Oro #17 – 6,90euro
Nick Carter: le grandi Indagini - I Classici di Repubblica Serie Oro #17 - 6,90euro (Gianfraca Quaraglia)
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(aggiornato il 25/06/2010)