di Joe Pokaski e Tom Raney
Panini Comics, lug. 2009 – 96 pagg. col. bros. – 3,90euro
La storia del popolo degli Inumani sarebbe piaciuta a William Shakespeare, ricca com’é di momenti drammatici e snodi filosofici. Il bardo, superato lo sgomento di trovarsi innanzi a esseri creati geneticamente dagli alieni Kree, avrebbe sicuramente concentrato l’attenzione sulla famiglia reale e sulle dinamiche socio-politiche legate all’organizzazione monarchica della città di Attilan. Il sovrano Freccia Nera, poi, gli sarebbe sicuramente piaciuto. Un uomo di potere “vittima” del talento altamente distruttivo legato alla propria voce, costretto a governare in silenzio i suoi consanguinei mutageni. È proprio ne “La Tempesta” che Shakespeare sembra anticipare alcune caratteristiche care alle vicende di questi personaggi, attraverso l’esilio di Prospero (così come gli Inumani – costretti a fuggire sulla Luna a causa della belligeranza umana) e l’esortazione alla temperanza, virtù strettamente legata alla figura di Freccia Nera. Gli Inumani coinvolti oggi in Secret Invasion godono dell’efficace scrittura di Joe Pokaski (Heroes e Ultimate Fantastic Four), in una storia che fa da raccordo tra gli eventi di “Silent War” e la futura “War of Kings”. Gli Skrull sono qui un mero tramite, un meccanismo letterario che conduce gli attori a scendere in guerra e confrontarsi con il proprio io, il proprio ruolo e le proprie capacità. Buone le matite di Tom Raney, all’opera su personaggi dalla profonda vocazione teatrale che agiscono spinti da valori di fratellanza, appartenenza e lealtà; pronti a stringersi per colpire duro i nemici, immersi in un’atmosfera cruda e violenta. La rinnovata alleanza con i padri Kree, l’apertura di nuove prospettive sociali legate alla rivalutazione della figura di Maximus (il malvagio fratello del sovrano), sono altri elementi funzionali a creare le condizioni necessarie a stabilire un nuovo punto di partenza per gli Inumani, protagonisti a breve di un nuovo evento-crossover cosmico. (Ferdinando Maresca)

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