di Jean Van Hamme e Phillippe Francq
Eura editoriale – 46 pag, a colori, cartonato – 7,50euro
Anche ingabbiati dalle regole di un prodotto di consumo si possono produrre dei piccoli capolavori: Largo Winch riesce davvero ad avvincere il lettore, sfruttando elegantemente una serie di to’poi narrativi non banalizzati da una trama che semplicemente legittimi l’azione; al contrario, l’azione è ben dosata e funzionale all’evoluzione della trama. Jean Van Hamme scrive una di quelle storie di cui vuoi sapere “come va a finire”, e Philippe Francq la illustra con accuratezza e organizzazione narrativa. Il presente volume conclude provvisoriamente due storie che si sviluppano separatamente e parallelamente, ambientate la prima tra le strade sporche e la burocrazia spicciola della Turchia, la seconda nel mondo cinico e spietato dell’alta finanza, collegate da un inconsapevole (fino al termine di questo primo tomo) protagonista. La serie restaura il fascino dell’avventura pura, ambientandola pero’, con scelta azzeccata, nel mondo attuale piuttosto che in luoghi e tempi lontani ed esotici, e non è un caso che sia stata utilizzata anche per una serie di romanzi e di telefilm di successo. L’unico neo è dovuto alla casa editrice: sarebbe opportuno aggiungere i nomi di traduttore e colorista, in questa come in tutte le altre pubblicazioni (Umberto Monzani).
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