Graphic Novel #8 – Una Trilogia Inglese

Graphic Novel #8 – Una Trilogia Inglese

Graphic Novel #8 - Una Trilogia Inglese (Alberto Zamattio)

Copertina di Graphic Novel #8 - Una trilogia ingledi Floc’h & Riviére
Gruppo Editoriale L’Espresso/Coconino Press, dic. 2006 – 208 pagg. col. bros.
9,90euro + il prezzo del quotidiano o della rivista
Uno ci crede. Partecipa al viaggio del suo eroe. Uno si fida. Segue il maggiordomo che porge un cordiale e le fiamme crepitanti nel caminetto, guarda i trofei di caccia dello zio Alfred o i piedi nodosi e rachitici di lord inglese a ruminare sulla pelle di tigre. Uno si adagia. Pensa a zia Agatha e all’accomodante esito del whodunit. Uno sogna. E si accoda a sottane e merletti a passo di valzer sul Titanic.
Ma non è così.
La spirale perversa in cui ci trascinano Floc’h & Riviére, la coppia più anglofila, letteraria, intellettuale, raffinata e bibliofila del fumetto francofono, mette a dura prova il patto narrativo, volontario e necessario, tra lettore e narratore, confondendo i piani del reale e della finzione, del sogno e della veglia, del passato e del presente. Il lettore viene circuito e catturato tra le maglie rassicuranti dello stile Ligne Claire (ramo Jacobs, via Tardì), salvo smarrirsi per un effetto simile a quello di chi vede la propria immagine riflessa all’infinito da due specchi contrapposti, e venir costretto a interrogarsi sugli aspetti fondanti dell’atto comunicativo: il rapporto autore-fruitore, il senso del reale e della sua rappresentazione. L’arco voltaico che si crea tra il segno chiaro, geometrico, iperealista ma iconico e tendente al grafismo di Floc’h e la struttura metaletteraria, ipnotica, illusionista di Rivieré, tendente all’annientamento del personaggio e alla decostruzione dell’intrigo, produce un corto circuito sensorio degno di un racconto di Borges o di un paradosso visivo di Escher.
La Trilogia Inglese, una raccolta del 1993, dovrebbe a onor del vero essere almeno una tre-e-mezzologia. Accanto alle tre storie ad albo francese (Appuntamento a Sevenoaks, Il dossier Harding, Alla Ricerca di Sir Malcolm) vi è un testo illustrato A proposito di Francis, che è un elogio funebre di uno dei protagonisti in onore dell’altro, e un referente metanarrativo alle altre storie. La collocazione più opportuna di tale opera, sarebbe stata alla fine della trilogia piuttosto che all’inizio. Cio’ vale anche per l’edizione francese. Non solo per rispetto all’ordine cronologico di pubblicazione e di logica interna, ma anche per la sua funzione di narrazione quadro che insieme illumina e stranisce il lettore, il quale pero’ sarebbe ormai a suo agio con la serie.
È proprio in questa biografia illustrata, in apparenza sussidiaria all’intera opera, ma in realtà centrale, che il duo Floc’h & Riviére fa assaporare le vertigini al lettore attraverso un intricato dedalo di veri-falsi o di falsi-veri e di incastri a scatola cinese con le altre storie. Tra serigrafie di Andy Warhol, sessioni radiofoniche alla BBC, appuntamenti a Istanbul con Agatha Christie, note dell’editore a correzione del testo, amicizie e incontri con David Hockney, André Maurois, Ian Fleming al malcapitato non resta che arrendersi e affidarsi all’autore/personaggio che chiude così: “…di quella che la gente chiama vita e che io so, più di chiunque altro, essere solo un viaggio attraverso le apparenze”. (Alberto Zamattio)

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