Copertina di Gea #17di Luca Enoch
Sergio Bonelli Editore, giu. 2007 – 132 pagg. b/n bros. – 3,20euro
Penultimo appuntamento con il baluardo, ormai diventato per tutti la Pulzella(e la cosa la fa arrabbiare non poco). Il mondo di Gea è ormai allo sfascio, e la resistenza che gli umani provano ad imbastire si rivela non meno becera della crudeltà dei demoni conquistatori. Enoch ha una meravigliosa sensibilità nel narrarci di questi cambiamenti. Dove altri autori magari racconterebbero le battaglie o le lotte fini a sé stesse, l’autore ci mostra i cambiamenti psicologici che sono avvenuti in Gea e nella gente che abita il suo mondo. L’esercito dei demoni intanto non se la passa molto bene. Ardat-Lilì ormai alleata di Gea racconta alla nostra le vicissitudini ambientali che stanno vivendo i mostri e il loro obbligo a procreare esseri solo per metà demoni. L’altra metà deve essere umana, per riuscire a vivere. Gea è combattuta interiormente. Da una parte, per vincere si devono usare i metodi dell’oramai fanatico Ahmad: nessuna pietà ne per gli invasori, né per i loro alleati terrestri né per gli ibridi nati dagli accoppiamenti. Ma dall’altra parte la sua mente aperta le vieta di comportarsi in un modo razzista e nazista. Il ritorno di Leo, che nelle ultime pagine Gea guarisce dalla paralisi, è una piacevole sorpresa. E forse c’é un piccolo pargoletto in arrivo per la pulzella. Aspettiamo trepidanti Novembre. Nessuna menzione per i disegni. Quando si parla di Enoch, non ce n’é bisogno. (Salvatore Cervasio)

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