di Walter Chendi
Lizard edizioni, 2007 – 96 pagg. col. bros. – 15,00euro
Walter Chendi, raffinato autore triestino, allievo di Vittorio Giardino, con Est-Nord-Est ci offre la sua opera più personale e compiuta. Dopo essersi cimentato negli adattamenti letterari e nei racconti brevi, affronta la storia degli ultimi giorni di una città e di alcuni suoi abitanti, in procinto di essere spazzata via da un misterioso vento giustiziere. La cifra stilistica e tematica dell’opera è lo scontro-incontro. Del resto sono proprio le divisioni e le unioni, geografiche, storiche e culturali che definiscono il genius loci di una terra di confine come Trieste, a cui Chendi è molto legato. Ma questi temi nell’opera, sotto forma di favola, vengono universalizzati. Così la Borne, un vento ciclico, protagonista assoluto della storia è un vento tremendo e purificatore, che richiama immediatamente la Bora, evocata già dal titolo (Est-Nord-Est è la sua direzione di provenienza). Così, le divisioni etniche sono intolleranze, che celano stupidità, ipocrisia e pigrizia mentale che sono, in fondo, cittadine del mondo. Chendi utilizza i principi della Ligne claire, con una materia narrativa che è al contempo realistica e fantastica, confondendo al lettore le coordinate spazio-temporali, e lasciandolo solo in balìa della favola e della sua morale. Leggera e feroce come una sferzata di Bora. (Alberto Zamattio)