di AA VV
Sergio Bonelli Editore, 2008 – 132 pagg. col bros. – 4,80 euro
Ad un anno di distanza ritorna nelle edicole il Dylan Dog Color Fest. Anche questa volta gli autori coinvolti nell’operazione sono di tutto rispetto, a partire dall’autore della splendida copertina, il grandissimo Tanino Liberatore. Per quanto riguarda le quattro storie contenute, il risultato dà alti e bassi, com’é ovvio che sia per una raccolta di racconti brevi. Si parte con “Il Pianeta dei Morti” di Billotta/Di Giandomenico. I due ci presentano una storia ambientata nel futuro con un buon impatto narrativo, ma soprattutto giocano ottimamente col personaggio di Groucho. I disegni di Di Giandomenico risultano perfettamente all’altezza evidenziando come il nostro sia ormai in grado di confrontarsi anche con i mostri sacri del fumetto. Si continua con “Videokiller” di Barbato/Stano, forse la storia più riuscita del volume, soprattutto grazie alle capacità narrative della Barbato. “Il Mago degli Affari” di Ruju/Mari, terza storia, è la più debole del volume; nonostante i buoni disegni di Mari la storia risulta alquanto banale, buona come riempitivo e nient’altro. Chiude “L’Inferno in Terra” di Gualdoni/De Angelis in cui una storia altamente moralistica è esaltata dal disegnatore di Nathan Never alla sua prima apparizione su Dylan Dog. In definitiva un volume interessante, anche se non eccelso. (Michele Quitadamo).