di Mauro Boselli e Alessandro Bocci
Sergio Bonelli Editore – 100 pagg. b/n bros. – 2,50euro
Ennesima storia praghese per Harlan Draka e soci, in cui ritroviamo varie vecchie conoscenze: i soliti Caleb Lost e Nikolaus, ma anche Nergal e Vera Bendix, la spia inglese già appasa nel numero 46. Anche stavolta Mauro Boselli gioca sull’alternanza tra il presente e un’altra epoca storica, in questo caso la seconda guerra mondiale, regalandoci una sceneggiatura che scorre bene ed evita la pesantezza di alcune storie del passato. Il finale è decisamente prevedibile, ma funziona e tutto sommato va bene così. I disegni, dinamici ed espressivi, sono il vero valore aggiunto di quest’albo. Alessandro Bocci compone tavole estremamente evocative, ricche di “effetti speciali” che risaltano proprio per il loro essere non “urlati”, ma integrati nel flusso della storia (ad esempio, il passaggio da passato a presente a pagina 22), mentre alcuni voli artistici dell’autore, pur se ben riusciti, risultano superflui ai fini della storia (ad es., le panoramiche di Praga alle pagine 29 e 86). In definitiva, questo nuovo capitolo del ciclo praghese (vera e propria “serie nella serie” dampyriana) non ha nulla da invidiare agli altri, grazie alla sapiente alchimia di azione e atmosfera operata dagli autori. Dampyr si conferma uno dei più elaborati e originali fumetti italiani in circolazione. (Giulio Capriglione)

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