Ci vediamo domani

Ci vediamo domani

Paolo Crepet, Ned Bajalica Edizioni BD/Alta Fedelta', 2005 - 164 pagg. bros. b/n - 13,00euro

La copertina del volumeQuesto volume non è nato dalla decisione comune dei due autori coinvolti, ma dal desiderio di Bajalica, autore svizzero trapiantato giovanissimo in Italia, di trasporre con il suo linguaggio fatto di segni a matita i racconti di Paolo Crepet, sociologo e psicologo noto per i suoi libri di narrativa, i suoi saggi e le sue apparizioni televisive.

Ci vediamo domani” suona come un titolo rassicurante e positivo e i disegni di Bajalica sono freschi, spigolosi e netti, molto moderni nell’impostazione e nell’atmosfera. La storia narrata è, per contrasto, disperata, angosciante, ineluttabilmente condotta verso un finale che, fin dalla prima pagina, non possiamo che immaginare teso verso una disperazione ancora maggiore.
Bajalica è stato collaboratore di Jacovitti, anche se il suo stile non tradisce certo l’affinità con le linee tondeggianti e con la geniale ridondanza dei disegni del grande maestro. Al contrario, il suo è un tratto asciutto, essenziale, fatto di linee sottilissime e di forti contrasti tra bianco e nero, che tratteggiano la notte nella città (una qualunque città). Un tratto che sa comunicare molto bene l’animo, i sentimenti, il male di vivere che pulsano nelle quattro storie che scorrono parallele, senza mai incrociarsi. Bajalica sentiva di dover raccontare a suo modo gli scritti di Crepet, e lo fa in maniera naturale e convincente. Non traspare mai la natura letteraria dei racconti originali, non eccede mai in eccessiva verbosità o in troppe didascalie, ma domina con sicurezza lo strumento del fumetto.

Cosa accomuna le persone ritratte in questi racconti riuniti in un’unica storia? Sicuramente, più di tutto, il dolore, che nasce dal sentirsi fuori dal mondo, dalla società, dall’essere incompresi dai genitori, dalla difficoltà dell’adolescenza che confonde tutto, che rende tanto forti quanto fragili. Nasce dalla perdita di quanto è caro, strappato da un destino contro cui è inutile combattere o piangere, e che consuma i rapporti che sembravano eterni, consuma le persone e la propria voglia di vivere.
Ancora, il dolore può nascere dalle colpe attribuite dagli altri che, incapaci di vivere la propria vita, scaricano su chi è più debole la propria frustrazione; o ancora, dalla incapacità di trovare una motivazione dietro alle privazioni e alle perdite che la vita impone. Ci sono persone forti (o aiutate da persone forti, dall’amore e dall’affetto) che trovano modi attivi di resistere, di reagire al peso insostenibile dell’alzarsi ogni mattina senza saper trovarne lo scopo. Ma chi è solo, chi non riesce in nessun modo a vedere un futuro per sé, come può reagire se non scivolando sempre più nella sua solitudine?
Le storie raccontate sono questo, un lento scivolare. Nonostante la lettura sia spesso rapida, con tavole in cui solo il segno comunica in maniera essenziale e sintetico, o dove le didascalie sono brevi pensieri altamente incisivi, la sensazione di angosciosa lentezza, caratteristica del perdersi, dell’abbandono di sé stessi, è perfettamente resa. In questo è essenziale il ruolo della notte, che avvolge tutto con ombre, con assenza di luce. Una notte che invade anche le scene ambientate durante il giorno, una notte dell’anima potremmo dire. In tutto il volume sono solo una manciata le pagine in cui il sole invade le vignette, e questi squarci di luce, quasi accecante, non sembrano essere legati a momenti di sollievo, anzi sembrano accentuare un’impossibilità di comunicare degli attori protagonisti.

Un volume che non regala speranze, ma dolorosamente vero e forte, una lettura intensissima e che lascia una strana sensazione di vuoto e di pienezza allo stesso tempo. Straborda di sentimenti, di paure che ci appartengono e ci sfiorano. Lascia addosso una patina di tristezza che possiamo solo spazzare via aggrappandoci alla nostra voglia di vivere, a un sorriso, ai propri cari.
Senza dimenticare che le storie presenti possono essere storie vere, reali. Si avverte in questa capacità di cogliere l’essenza dei sentimenti la mano dello psicologo Crepet, abile nel tratteggiare l’animo umano dei protagonisti in maniera tanto efficace.
La vita può essere anche quella narrata tra queste pagine.

Riferimenti
Alta Fedeltà/Bd edizioni: www.edizionibd.it
Paolo Crepet, il sito ufficiale: www.paolocrepet.it

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