di Dave Sim
Aardvark-Vanheim, 1991 – 534 pagg. b/n bros. – 25,00$
Lo so, è quasi un delitto parlare di Cerebus in una brevisione. Ma l’impossibilità nel produrre un’edizione italiana per veto dell’autore e la conseguente, legittima, quasi totale assenza dagli spazi critici in Italia, fanno di questa una buona occasione come un’altra. Non c’é spazio per approfondire (in rete alcuni articoli più densi sono reperibili sopratuttto in inglese), ma per riflettere sulla determinazione e la forza artistica di Dave Sim. Nel primo volume compaiono le primissime storie, di un Sim ancora meno che ventenne, ma che mostra un’evoluzione nel tratto e nell’estetica complessiva strabiliante. La storia si caratterizza via via come un enorme ordito socio politico complesso, affasciante, verosimile. Non manca mai l’ironia e l’approccio iconoclasta che fanno del primo Cerebus un lavoro davvero fuori da ogni canone per il mercato fumettistico USA di allora. I testi sono piuttosto verbosi, ridondanti in alcune parti, ma è evidente l’intenzione di Sim di non dare per scontato alcun passaggio, né della trama né della propria evoluzione artistica. Un volume che è storia del fumetto, con la densità di un romanzo storico e un disegno sempre più affascinante e innovativo. Un pezzo di un’avventura, quella editoriale di Cerebus, che sarebbe terminata solo più di venti anni dopo, per un totale di 15 volumi. Invito tutti gli anglofoni a reperirli, uno dopo l’altro. (Guglielmo Nigro)
Cerebus vol. 1
Di
Pubblicato il