Ben sette anni fa, con la sua prima puntata, iniziava l’avventura di Nuvole di Celluloide, che oggi tocca quota 300 puntate. Inizialmente una rubrica contenitore di notizie, questo appuntamento si è via via evoluto in uno spazio di approfondimento e analisi su tutto ciò che muove il mondo del cinema legato al fumetto e l’animazione. Un mondo sempre in movimento e che non si ferma, anche in questo periodo non certo facile. Un ringraziamento sentito a tutti coloro che hanno seguito NDC, e a Ettore Gabrielli che mi ha dato questa opportunità. E ora via verso la puntata 400!
New Mutants
Con l’annuncio ufficiale dei giorni scorsi la Disney ha fatto tornare prepotentemente sulla piazza cinematografica New Mutants, che ora veleggia verso una uscita nelle sale USA il prossimo 28 agosto. Proprio nel momento in cui il mondo cinematografico discute del rilancio della produzione e della riapertura delle sale, la mossa della major va anch’essa verso questa direzione, con la speranza che il pubblico torni a vedere le pellicole sul grande schermo.
A conferma che la decisione della Disney sia in qualche modo definitiva è anche il modo in cui questo annuncio è stato fatto, ovvero con il rilancio immediato dei social network legati alla pellicola diretta da Josh Boone, e con la diffusione del vecchio poster, opportunatamente modificato per la nuova data.
Sull’uscita ovviamente pesa comunque l’incertezza, perchè se in Europa la pandemia sta osservando una curva discendente, e molti paesi stanno entrando prudentemente nella Fase 2, gli Stati Uniti ancora soffrono un elevato numero di contagi. La data di agosto è al momento ancora lontana, e solo nelle prossime settimane potremo giudicare davvero se questa è di per sè troppo ottimistica oppure il contrario.
New Mutants comunque muove verso una data non esente da rischi al box office, in quanto il film di Boone uscirà nelle sale appena una settimana prima dell’atteso A Quiet Place Part II, e qualche giorno dopo Antebellum, pellicola horror/thriller della Eagle Pictures che potrebbe rivelarsi una sorpresa. In questo frangente è possibile che il film sui mutanti Marvel esordisca in maniera soft, con un incasso intorno ai 15 milioni di dollari (fermo restando ci sia del pubblico nelle sale), il che sarebbe un buon risultato di partenza per un progetto che è riuscito a fare nascere attorno a sè un profondo interesse.
Un particolare non trascurabile è poi su come sarà gestita la campagna promozionale, che settimane fa avevamo analizzato come una commistione tra horror e super-eroismo. Proprio il fatto che New Mutants uscirà in un periodo che vede la diffusione di altre pellicole appartenenti al genere horror (The Conjuring: The Devil Made Me Do It e il nuovo Candyman) potrebbe spingere Disney e la neonata 20th Century Studios ad accentuare questo fattore, anche se non è da escludere che si possa continuare a costruire il marketing sui due elementi, evidenziando la diversità di generi insita nel film.
Ancora speranza per il Valiant Universe?
In una lunga e interessante intervista, concessa nei giorni scorsi a Deadline, il produttore Dan Mintz ha parlato del Valiant Cinematic Universe, facendo capire che l’intenzione di costruire un nuovo universo cinematografico, alternativo a quelli Marvel e DC Comics, sia ancora qualcosa di vivo nonostante il pessimo debutto di Bloodshot, pellicola con Vin Diesel che, tra l’altro, non pare aver costruito al suo interno alcun vero tassello iniziale per un universo condiviso.
Gli elementi più importanti dell’intervista di Mintz paiono infatti fare una sorta di tabula rasa intorno al progetto del Valiant Cinematic Universe e si concentrano su quei personaggi che, in un modo o nell’altro, possono fornire al pubblico non solo un nuovo personaggio, ma anche e soprattutto qualcosa che, a detta dello stesso produttore, sia un prodotto o un riferimento del nostro tempo e di tematiche a esse correlate. Da questo punto di vista, infatti, vi è un importante accenno a Faith, su cui proprio la Sony ha in lavorazione una pellicola, ma anche ad altri character come Ray e Mary-Maria, che riflettono tematiche quali la diversità e l’inclusione.
Ma il progetto del Valiant Cinematic Universe si può dire ancora valido dopo il non esaltante debutto di Bloodshot? Nell’intervista a Deadline, Mintz sembra guardare al futuro con ottimismo, lasciando intravedere quale sarà il suo compito.
Uno dei miei compiti è quello di prendere ciò che ha richiesto alla Marvel 20 anni e comprimerlo. E’ necessario definire chi sei – e, cosa ancora più importante, chi non sei – e davvero, davvero martellare su queste caratterische. Vedo Bloodshot come il nostro Blade. Certamente non è Iron Man – che [Kevin] Feige ha saputo collegare a un intero universo, dando ai fan qualcosa di valore.
Ricordo che uno dei film a cui ho lavorato è stato Iron Man 3. Allora la Marvel stava ancora dicendo “Speriamo che funzioni”. A quel tempo, normalmente, il terzo film è quello che uccideva il franchise. Quindi la bellezza di ciò che abbiamo in un universo connesso è che possiamo ancora vedere i nostri personaggi preferiti nei nostri film molto tempo dopo che sono comparsi nel proprio, quindi anche dopo Iron Man 3 si è potuto vedere Robert Downey Jr. nei panni del supereroe.
Resta comunque da chiedersi come si potrà generare interesse in un progetto che, al momento, si presenta al pubblico in maniera ancora incerta. Aldilà dell’ottimismo del produttore Dan Mintz, la sensazione è che non vi sia ancora una chiara visione di cosa fare, se non la realizzazione di film standalone che saranno certamente collegati da tematiche simili ma ancora non lo sono effettivamente dal punto di vista della narrazione condivisa. Soprattutto, un fattore determinante che può fungere da ostacolo rilevante è la frammentazione dei franchise, visto che al momento il film di Harbinger, che inizialmente doveva svolgere il ruolo di punto di partenza dell’Universo Cinematografico Valiant, è in fase di sviluppo alla Paramount, elemento questo che male si accosta al fatto che gli altri film siano invece in produzione alla Sony. Da questo punto di vista, è lecito domandarsi se non sia possibile un accordo tra le due major, con la Valiant impegnata in una sorta di ruolo di supervisione.
Il Fantasma di Canterville
Cinema Management Group ha annunciato nei giorni scorsi che il gruppo Toonz Media produrrà il primo adattamento animato del classico di Oscar Wilde, Il Fantasma di Canterville. La produzione sarà realizzata in collaborazione con un gruppo di produttori tra cui Space Age Films di Robert Chandler e Gina Carter e Sprout Pictures dell’attore britannico Stephen Fry. I produttori del film animato hanno firmato un accordo con Toonz affinché l’animazione sia prodotta nello studio in India, mentre la pre e la post-produzione saranno realizzate nel Regno Unito e in Irlanda. La pellicola è diretta da Kim Burdon e sarà interpretato da Stephen Fry, Hugh Laurie, Freddie Highmore, Imelda Staunton, Miranda Hart e Toby Jones.
The Canterville Ghost racconta la storia di un fantasma, Sir Simon, che ha perseguitato la sua casa ancestrale, Canterville Chase, per oltre 300 anni. Ma tutto cambia quando una famiglia americana acquista la proprietà e vi si trasferisce. La famiglia non è impressionata dalle buffonate spettrali di Sir Simon, trovandolo un po’ fastidioso ma per niente spaventoso.
Toonz è salito a bordo di questo film d’animazione d’alta qualità ed è stato l’ultima spinta per dare a The Canterville Ghost lo slancio necessario per volare in produzione – hanno commentato congiuntamente la presidente della CMG, Edward Noeltner e la produttrice di Dubin Media, Kristina Dubin – Il film è previsto che esca nel 2021.
CMG ha già realizzato pre-vendite della pellicola animata in diversi territori internazionali tra la Germania, la Russia e i territori della CSI, la Polonia e altri territori dell’Europa orientale tra cui il Medio Oriente e Israele.
Sono lieto della relazione che abbiamo stretto con CMG e Toonz per dare vita a questa pellicola – ha dichiarato il direttore creativo e direttore di Space Age Films, Robert Chandler – Wilde parla alle persone di tutte le età. Così anche Canterville, che racconta la storia di una famiglia americana che si trasferisce in una maestosa casa britannica solo per trovarla ossessionata da un vecchio fantasma malandato. Il genio di Oscar Wild è stato creare una storia in cui ogni personaggio sente di fare la cosa giusta. La famiglia americana è reale e amabile, con le proprie preoccupazioni, così come l’eccentrico fantasma inglese. Il campo di battaglia è la casa e i suoi terreni. Le scintille volano e il risultato sarà il divertimento.
Scooby!
Nonostante la nuova pellicola su Scooby Doo e la sua gang di amici non sia uscita al cinema, come previsto inizialmente, la Warner Bros. ha comunque lanciato per promuoverla una vasta collezione di giocattoli, linee di abbigliamento, articoli per la casa, prodotti per animali domestici e persino snack Scooby. La Warner Bros. Consumer Products, il settore della major dedicato al licensing, ha infatti coinvolto numerose società nella campagna marketing.
Per quanto riguarda il settore dei giocattoli, hanno partecipato al merchandise Basic Fun, Playmobil, Funko, Jada e Jazwares con figurine di Scooby-Doo, un veicolo Mystery Machine con luci e suoni e peluche avvolgibili, oltre a pupazzi Funko POP! e oggetti da collezione. Playmobil ha anche progettato una varietà di set da gioco, confezioni multiple, e altro ancora, con il pezzo da novanta raffigurato dalla PlayMobil Mystery Machine da 72 pezzi tra cui il furgone e i personaggi di Daphne, Velma, Fred, Shaggy, Scooby e un classico fantasma.
Nella moda e negli accessori, è stata ideata una nuova linea di abbigliamento ispirata al film per uomo, donna e bambino venduta esclusivamente all’interno della catena Walmart., negli Stati Uniti. Proprio Walmart.com fornirà ai clienti decorazioni per la camera da letto con lenzuola a tema Scooby-Doo, cuscini e copriletto in seta. Gli Scooby Snack sono una varietà di snack degni degli appetiti di Scooby e Shaggy e includono bastoncini di cracker a forma di ossa, snack di frutta e caramelle, e saranno disponibili a Walmart e in negozi di alimentari selezionati in Nord America.
Infine, per quanto riguarda gli animali domestici, giocattoli da masticare a forma di Scooby Doo, peluche e snack per cani sono disponibili sul sito Web di BarkBox.
In collaborazione con i nostri principali licenziatari e Walmart, WBCP è entusiasta di offrire ai fan di Scooby di tutte le età un vasto assortimento di prodotti per godersi il divertimento di Scooby-Doo – ha affermato Maryellen Zarakas, vicepresidente di gestione e marketing in franchising di Warner Bros. Consumer Products – Mentre le famiglie si stringono in questi tempi difficili, speriamo che la nuova merce targata “Scoob!” e la nostra campagna “Doo Good” possano aiutare a sollevare gli spiriti e portare gioia nelle case della gente.