Premesse definite ingannevoli1
A costo di risultare banale, comincerò col dire che Nathan Never – d’ora in poi solo e affettuosamente Nathan – è uno di quei personaggi del mondo della fantasia che sono così vivi e veri da costringerti a:
1) credere nell’esistenza degli universi paralleli e
2) ringraziare il Creatore di questo Multiverso per aver consentito che una falla nel tessuto della realtà abbia condotto a “sbirciare” nel mondo di Nathan.
Quando ci penso, mi emoziono: sono 25 anni che esploriamo questo mondo…
E ora, Lo Spazio Bianco mi dà questa grande occasione di fermarmi un attimo a riposare, prendendo il fiato per le prossime avventure.
Ho pensato a lungo a come festeggiare e ho deciso che proporrò alcune vedute del Mondo di Nathan2, sia in senso letterale sia in senso soggettivo. Questo avverrà attraverso la selezione di alcune immagini tratte dall’universo neveriano e con il racconto della mia esperienza personale di ciò che ho visto in questa lunga cavalcata.
E a lui, Nathan, che ci ha fatto tanti regali, ne farò uno anche io, magari sperando che possa piacere anche a voi. Condividendo l’amore appassionato per la fantascienza in tutte le sue forme, in questo breve saggio approfitterò per proporre delle letture/immagini/suggestioni provenienti da citazioni contenute negli albi o semplicemente ispirate dal Mondo di Nathan.
Robert Sheckley, Opzioni, Classici Urania 149, Arnoldo Mondadori Editore, 1989 ↩
Il titolo di questo breve scritto è un omaggio al capolavoro di Roger Zelazny 24 vedute del Monte Fuji che, a sua volta, è un omaggio a 36 vedute del Monte Fuji di Hokusai. Le vedute che qui propongo sono solo dieci ma non sono riuscito a resistere alla tentazione di usare il 2×5 per richiamare il 25° anniversario. Lo so, è un trucco. Spero che i lettori mi perdoneranno ↩