11-M, un racconto per non dimenticare

11-M, un racconto per non dimenticare

Un fumetto che è racconto e cronaca, un’opera per commemorare le vittime degli attentati dell’11 marzo 2004 in Spagna. La nona arte informa e commuove in questo fumetto.

Spagna, Madrid, 11 marzo 2004. Un attentato terroristico sconvolge il paese. Una serie di attacchi coordinati di matrice islamica al sistema ferroviario della città, provoca 191 morti e il ferimento di 1857 persone; il tutto tre giorni prima delle elezioni politiche. Tredici ordigni esplosivi posizionati all’interno di diversi vagoni, in quattro treni differenti, nelle stazioni di Atocha, El Pozo, S. Eugenia e Tèllez, colpiscono drammaticamente un intero paese. All’ora di punta, le 7.30 circa, dieci bombe esplosero. Due furono fatte brillare in seguito dagli artificieri, l’ultima venne ritrovata quasi per caso: una borsa contenente 500 gr di esplosivo, un telefonino e alcuni cavi. Materiale di fondamentale importanza che condusse ai primi arresti, il tredici marzo.

 11-M (Madrid, 11 marzo 2004) avallandosi dell’ausilio di documenti e ricostruzioni reali, si propone come opera di graphic journalism, un fumetto che si fa strumento per narrare gli eventi di quel giorno in sequenza cronologica, con uno stile simil-documentaristico e dettagliato, capace di raccontare in modo realistico ciò che accadde, dagli antefatti agli avvenimenti successivi, attento tanto ai contenuti che alla chiarezza d’esposizione.

 La trama si sviluppa attraverso le storie di tre personaggi chiave: un poliziotto, un giornalista e una familiare di una vittima. Stereotipi di chi direttamente fu coinvolto e si adoperò per fare chiarezza, dare un volto agli attentatori e portare giustizia alle vittime. Le forze dell’ordine lavorarono, nelle ore immediatamente successive all’attentato, con efficacia, per far sì che le indagini seguissero il giusto corso.
La Spagna aveva già avuto a che fare con il terrorismo: l’ETA, organizzazione indipendentista basca, diverse volte aveva rivendicato atti di tale natura, inoltre, come evidenziato nel racconto, il terrorismo islamico era presente nel paese dal 1982, rendendosi responsabile di parecchi attentati ritenuti minori. 

Questa volta la situazione si presentò particolarmente confusa e intricata, la polizia si trovò a lavorare in una realtà in cui, dalla televisione, gli appelli alla calma si alternavano e contrastavano. Le differenti fazioni politiche, in una gara alla ricerca del capro espiatorio, nel tentativo di salvare il salvabile in modo a volte ridicolo e contraddittorio, si trovarono spiazzate e impreparate ad affrontare un evento di questa gravità, incapaci di dare risposte esaustive alla nazione, arrivando, addirittura, a fare vera e propria disinformazione.

La stampa e i nuovi media, al contrario, si rivelarono la “testa di ponte” del sistema informativo, capaci di mettere ordine al caos incalzante e all’esigenza di sapere dei cittadini. I commenti ufficiali non furono in grado di rispondere alle attese; novità fondamentale, allora, divenne l’intensa consultazione di blog, media digitali e forum su internet, evidenziato, nel fumetto, dal richiamo all’agenzia Reuters, capace di informare per tempo sulle rivendicazioni dell’attentato. Il racconto riesce bene a calare nel contesto di quelle ore.

 Soprattutto sono le vittime degli attentati e i loro familiari, stretti nel cordoglio del paese, ad essere l’anima dell’opera: apre il graphic novel la lettera di Pilar Manjòn Gutierrez, madre di Daniel Paz Manjòn (una delle vittime) e presidente dell’associazione 11-M, attiva nel denunciare le responsabilità del governo. Una lunga lista di nomi ricorda le vittime dell’attentato.Una voce fuori campo, in didascalia, ci accompagna nello svolgimento del racconto, agendo su due registri: uno distaccato, descrittivo e monocorde, per la ricostruzione degli eventi, e uno più e motivo, che porta il lettore a riflettere sul clima di quei giorni, gli ultimi istanti di vita dei passeggeri e l’angoscia dei familiari; a confrontarsi con la violenza che irrompe nel quotidiano, mettendolo di fronte alla prova più terribile: la Morte. 
 Dell’essere umano è la necessità di raccontare: elaborare il lutto e la perdita tramite una rappresentazione che ne metta a nudo il dolore e la violenza, esorcizzando la paura per poterne affrontare il trauma.

 Ecco dunque il racconto di una strage attraverso un graphic novel di grande spessore, capace di commuovere e informare allo stesso tempo, sviluppando una narrazione per piani paralleli in cui il materiale delle udienze, prodotto di quattro anni di processi, viene integrato ed esposto assieme alle testimonianze di chi ha vissuto l’esperienza sulla propria pelle.

Si utilizza il linguaggio del fumetto mettendolo al servizio dell’esposizione e curando l’ordine logico della narrazione. L’uso di retine ordinate, marcate e pulite, lascia spazio ai dialoghi importanti e non toglie nulla all’attenzione richiesta dai momenti drammaticamente più intensi. Vi è il richiamo a opere artistiche toccanti, presenti nella memoria di tutti come la Guernica di Picasso, capaci di rappresentare vividamente il momento tragico dell’esplosione. La ripetizione cumulativa, nelle pagine, per raccontare i momenti successivi all’esplosione: lo squillare incessante dei cellulari, lo smarrimento dei familiari e la mancanza d’informazione coerente. L’attenzione ai particolari del volto, i colori, i luoghi e le riproduzioni descrivono in modo forte e preciso il patimento di una nazione stretta attorno ai familiari delle vittime.

 Un’opera di alto livello nata dalla collaborazione di quattro importanti autori. Pepe Gàlvez, economista ed esperto di fumetti, da anni attivo come critico e organizzatore di mostre e corsi a tema, il quale si appresta a presentare una pubblicazione sul fumettista italiano Vittorio Giardino; Antoni Guiral, giornalista e scrittore di fama internazionale, esperto di fumetto, nel 2007 ha vinto il premio del Salone Internazionale del Fumetto di Barcellona per il suo incessante lavoro di divulgazione; Joan Mundet, una lunga carriera come disegnatore in svariate agenzie, oggi si dedica attivamente all’illustrazione, in particolare ai romanzi de El Capitàn Alatriste. Da ricordare il film sperimentale Paraiso escondido, in collaborazione con Dani Ras e reperibile su YouTube; infine Francis Gonzàlez, progettista grafico che, specializzatosi nel campo della pubblicazione per fumetti, arriva a collaborare con grandi case tra cui, appunto, la PaniniComics.

Un lavoro di graphic journalism consigliato, sia per chi ama il fumetto, sia per chiunque si voglia documentare meglio sui fatti di quei giorni. Oltre al materiale cronachistico menzionato, il volume include una piccola chicca per appassionati: una raccolta di bozzetti con le fasi più importanti della stesura di alcune tavole, molto interessante.

Abbiamo parlato di:
11-M, Madrid 11 marzo 2004
Pepe Gàlvez, Antoni Guiral, Joan Mundet, Francis Gonzàlez
Traduzione di Fiorenzo Delle Rupi
Panini Comics, aprile 2012
128 pagine, brossurato, colori-12,00€
ISBN: 978-88-6589-767-6

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