Vivere in tempi interessanti: Injection di Warren Ellis

Vivere in tempi interessanti: Injection di Warren Ellis

Warren Ellis e Declan Shalvey firmano un’opera sci-fi dall’impianto intrigante, anche se eccessivamente involuto.

injection_01_coverSono almeno due i pregi principali che si possono riscontrare nel primo volume di Injection, e che possono attrarre soprattutto i lettori appassionati di quel tipo di narrativa fantastica in grado di fondere fantascienza con folklore mitologico e futuri distopici.

Il primo è proprio il plot base del fumetto: un gruppo di cinque individui, tutti massimi esponenti di specifici campi tecnici, scientifici ed esoterici, vengono riuniti in un nucleo governativo speciale per contribuire con le proprie capacità e la propria visionarietà a un futuro migliore per il pianeta.
Ma quello che hanno creato ha in qualche modo influito in modo pesante con l’assetto del mondo, provocando distorsioni e problemi di varia natura nel tessuto della realtà.

Il secondo quid del fumetto è il modo in cui la storia viene raccontata.
Warren Ellis ha un approccio alla scrittura molto moderno, assolutamente e volutamente non lineare, che cavalca le modalità narrative di alcune serie televisive degli ultimi anni. Un linguaggio che non si preoccupa di illustrare ordinatamente la trama ma che introduce il lettore in un contesto in medias res, il quale viene spiegato retroattivamente tramite opportuni flashback piazzati in corso d’opera, numero dopo numero.

Il rovescio della medaglia è che, per quanto affascinante, questo stratagemma è anche molto delicato e perfino uno sceneggiatore di lungo corso come Ellis non sempre riesce a dosarlo nel modo migliore. L’eccessivo ermetismo di questi primi passi di Injection rappresenta un piccolo tallone d’Achille per una serie che si configura come decisamente interessante per come reinventa tante istanze diverse prese dall’immaginario fantastico pop degli ultimi decenni, ma che a volte si rende di difficile comprensione.

È apprezzabile la decostruzione narrativa, che frammenta l’ordine degli avvenimenti e che porta a un disvelamento progressivo di ciò che è avvenuto nel passato, ma con cinque personaggi che agiscono in modo indipendente gli uni dagli altri e di cui il lettore sa poco o niente, uno strano ente governativo dai propositi misteriosi e una realtà che si intuisce in qualche modo diversa da quella normale, c’è troppa carne al fuoco per rendere efficace un racconto così frammentato e in cui le spiegazioni sono sparpagliate in diversi punti.

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I protagonisti sono convincenti, anche se in questo primo volume non tutti hanno abbastanza spazio per essere presentati in maniera esaustiva: spiccano quindi i due che hanno avuto maggiore attenzione finora, la dottoressa Maria Kilbride e il cosiddetto “mago” Robin Morel.

La prima è una scienziata molto determinata, che conosciamo mentre è detenuta in un istituto di igiene mentale ma che dimostra di essere estremamente brillante e pronta a intervenire direttamente per risolvere situazioni complesse, senza paura dei buttarsi nell’azione. Sembrerebbe a prima vista un personaggio stereotipato ma Ellis la connota con diversi dettagli che la rendono meno assimilabile a figure simili della narrativa di genere, che si riscontrano soprattutto nei corposi dialoghi che fanno trasparire la profondità d’animo della dottoressa.

Morel è invece una sorta di “sensitivo”, anche se non è il termine corretto per definirlo: è piuttosto la declinazione moderna di quelle persone particolarmente dotate nel contatto con la natura più intima della Terra, e che da essa può trarre consapevolezze più profonde su quanto ci circonda. Il suo ruolo all’interno della task force è ancora poco chiaro, così come il punto fino a cui possono spingersi le sue abilità, ma proprio questi contorni sfumati contribuiscono a renderlo intrigante.

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La forza di questi due individui, e gli elementi di interesse che si intuiscono anche negli altri tre, traina una trama articolata e suggestiva, che tratta il tema dell’oltre-umano che può arrivare a sovrastare l’umanità stessa e che viene presentata in una riuscita cornice sci-fi che ricorda vagamente la serie TV Fringe.
Per altri versi – soprattutto la componente sovrannaturale e il gruppetto di personaggi intenti in missioni – questo Injection ricorda invece un po’ la saga della Lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore.

Dal punto di vista grafico Declan Shalvey, che ha già formato una riuscita coppia artistica con Ellis nella loro run su Moon Knight, realizza disegni ricercati e dettagliati, caratterizzati da un tratto sottile e sofisticato che si apprezza particolarmente nel modo in cui rappresenta i volti dei vari personaggi.
Notevoli sono anche le splash-page presenti, di grande effetto per il modo in cui l’illustrazione “buca” la pagina e per come vengono valorizzati i dettagli degli sfondi.

Alcune vignette utilizzano anche inquadrature frontali e simmetriche che riescono a sottolineare in modo originale e adeguato determinati momenti della storia, aumentando lo straniamento del lettore nei confronti di quanto sta accadendo.

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A tutto ciò contribuiscono i colori di Jordie Bellaire, che offrono inserti visivi e cromatici che non si limitano ad abbellire le pagine del fumetto: virare tutto in toni di viola per le scene dei flashback, utilizzare giochi di ombre e modulare le gradazioni di verde per contrastare l’ambientazione naturale con quella invece “malata” delle zone colpite da anomalie nel normale assetto del mondo, si rivelano espedienti preziosi per rilanciare al meglio l’estetica del racconto.

Il primo volume di Injection, che vede la luce in Italia dal 14 ottobre grazie a Saldapress, si configura quindi come un’introduzione capace di incuriosire il lettore, calandolo in un contesto sicuramente ricco di spunti e idee interessanti e sostenuto da un apparato grafico degno di nota, ma che trova alcuni limiti in un’esposizione che osa troppo e rischia di minare a tratti la piena comprensione di quanto raccontato.

Abbiamo parlato di:
Injection – Volume #1
Warren Ellis, Declan Shalvey, Jordie Bellaire
Traduzione di Andrea Toscani
Saldapress, ottobre 2016
120 pagine, brossurato, colori – 14,90 €
ISBN: 9788869192074

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