Lo Spazio Bianco ha intervistato Bryan Edward Hill, sceneggiatore di Ash VS Evil Dead tre giorni prima della sua cancellazione. Hill ha realizzato Postal e Pandora’s Box per la Top Cow disegnato dall’italiano Alessandro Vitti; Detective Comics e Micheal Cray (DC) come sceneggiatore e ha lavorato per diverse emittenti televisive. Sta lavorando alla sceneggiatura di un film e ci racconta alcuni retroscena del suo lavoro sia nell’ambito dei fumetti, sia in merito alla televisione.
Questa intervista è stata realizzata in collaborazione con Emanuele Crivello di Evil Dead Italia e Non aprite questo Blog, con la supervisione della traduzione di Susan Leighton, redattrice di 1428Elm.com.
È possibile leggere la prima parte dell’intervista al link in fondo pagina.
In merito ad Ash VS Evil Dead: tra la stesura dell’episodio e l’effettiva realizzazione, quanti cambiamenti in corsa sono avvenuti ? Puoi raccontarci qualche behind the scene ?
Non troppi e tutti i cambiamenti servono solo a migliorare l’episodio. Nella televisione gli Show Runner guidano tutto dopo che gli sceneggiatori finiscono la sceneggiatura e Mark fa il grande lavoro di rifinire ogni Script, rendendoli i più efficaci possibile.
Cosa cambia tra lo scrivere una storia a fumetti e scrivere un episodio di una serie TV che coinvolge molte più persone nella realizzazione?
Ogni volta che si adatta un lavoro scritto, devi fare dei cambiamenti, solo per adattare il formato all’azione dal vivo. Ogni azione che vedi in un film o in televisione rappresenta il lavoro di almeno 100 persone, tutti che provano a renderlo la miglior cosa possibile. Ci si prova a mantenere lo spirito della stesura originale, ma devi necessariamente adattarla al nuovo formato.
Hai una carriera fumettistica di tutto rispetto, quali sono stati gli autori che ti hanno fatto capire che nella vita volevi diventare uno sceneggiatore?
George Lucas e Star Wars hanno avuto un enorme influenza su di me. Per quanto riguarda gli scrittori, sono stato ispirato a diventare uno scrittore leggendo Hemingway. C’è un’onestà nel suo lavoro che mi ha fulminato.
Quale percorso formativo bisogna seguire per diventare uno sceneggiatore? E basta solo la scuola o bisogna fare qualcosa fuori dagli schemi?
Beh, in aggiunta allo studio dell’inglese, la storia e queste discipline, c’è bisogno di leggere e rileggere sceneggiature continuamente. Analizzarle e imparare dalla loro esecuzione. Per me, il lavoro di Joseph Campbell e di Stephen King mi ha aiutato molto nell’approccio allo storytelling.
Da dove nasce una buona idea per un soggetto secondo te?
Può arrivare da qualsiasi parte. Sogni, momenti di vita. Qualsiasi cosa. Il segreto è inseguire quell’ispirazione quando si manifesta. Se tu pensi ci sia una storia dentro qualcosa, allora probabilmente c’è.
Ho letto i primi volumi di Postal. Mi ha davvero colpito Il protagonista Mark con la sua sindrome di Asperger e il suo “Everything it’s in the right place” (non posso non pensare alla canzone dei Radiohead ogni volta che viene pronunciata quella frase). In Italia ci sono un bel po’ di recensioni positive del volume (Edito da Panini Comics). Come è stato lavorarci e quali sono le soddisfazioni giunte con questa pubblicazione?
È stata una sfida interessante perché è una storia sulle persone, non sui supereroi. Mi ha spinto a considerare le persone da prospettive ed esperienze differenti ed imparare a scrivere su di esse con autenticità.
So anche che è stata acquistata per una trasposizione TV (Su Lo Spazio Bianco ne abbiamo parlato qui). Ci puoi dare qualche aggiornamento (se puoi)?
Ancora nessuno, ma se la gente mi seguirà su twitter @bryanedwardhill verrete aggiornati non appena potrò condividerli!
Se non fossi stato uno sceneggiatore, cosa avresti fatto della tua vita ora?
Batman, sarei stato Batman.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Al momento sto scrivendo Titans per DCTV, la mia storia su Detective Comics comincia a giugno con la prima uscita. Sto anche scrivendo Michael Cray per la DC e un po’ di altra roba di cui non posso parlare al momento. Presto sarà annunciato un film. Seguitemi sui Social per saperne di più!
Potete leggere la prima parte dell’intervista incentrata su Ash Vs Evil Dead cliccando qui o nell’immagine qui sotto.
English version here.