ALBERTO CASIRAGHI

1) Pascin di Joan Sfar (001 Edizioni)
2) Local di Brian Wood e Ryan Kelly (Double Shot)
3) LMVDM di Gipi (Coconino Press)
4) Lucille di Ludovic Debeurme (Coconino Press)
5) L’approdo di Shaun Tan (Elliot)
6) Luigi Tenco, una voce fuori campo di Luca Genovese e Luca Vanzella (Becco Giallo)
7) Tutta colpa del ’68. Cronache degli anni ribelli di Elfo (Garzanti)
8) Quando tutto divento’ blu di Alessandro Baronciani (Black Velvet)
9) Laika di Nick Abadzis (Magic Press)
10) Una lieve imperfezione di Adrian Tomine (BUR)

Menzione storica

1) La biblioteca di Gianni De Luca vol.1 (Black Velvet Editrice)
2) Il secolo del Corriere dei Piccoli a cura di Fabio Gadducci e Matteo Stefanelli (Rizzoli)
3) Abraxas e il terrestre di Rick Veitch (Comma 22)


ETTORE GABRIELLI

1) LMVDM di Gipi (Coconino Press)
Non c’é niente da fare, Gipi è attualmente uno dei migliori autori di fumetto al mondo, e dimostra oltretutto una costante crescita artistica e comunicativa; la sua è un’abilità innata nel dominare il fumetto, nell’usarlo al 100% per raccontare. Ma LMVDM è soprattutto un atto di sincerità disarmante, commovente, divertente, coinvolgente a 360.

2) L’approdo di Shaun Tan (Elliot)
Il fumetto come linguaggio universale, capace di parlare a tutti anche senza utilizzare nessuna parola, capace di esprimere con tanta grazia e intelligenza un problema reale e importante come l’emigrazione. Una favola adulta, che trasmette al lettore lo sguardo spaesato e meravigliato di chi lascia la propria casa per scoprire un mondo diverso e apparentemente incomprensibile.

3) Rughe di Paco Roca (Tunué)
Vincitore senza alcuna polemica del Gran Guinigi a Lucca, Rughe è un fumetto che affronta una tematica toccante quanto poco sfruttata, quella dell’anzianità e dell’ Alzheimer; senza facili sentimentalismi e con una punta di amara ironia che ne aumenta l’efficacia, Roca mette al servizio della storia una tecnica fumettistica ammirevole, con soluzioni grafiche e narrative d’eccezione.

4) Laika di Nick Abadzis (Magic Press)
Laika, la cagnetta elevata a simbolo della superiorità russa nella corsa allo spazio, vittima sacrificale della guerra fredda, diventa in questo fumetto il mezzo per raccontare un periodo storico, ma soprattuto per creare un affresco di personalità complesse, realistiche e toccanti. Commovente e appassionante.

5) Tre ombre di Cyril Pedrosa (Edizioni BD)
Un’arte grafica impressionante, dove le influenze del lavoro di animatore di Pedrosa emergono chiaramente; un racconto toccante sulla perdita, sul dolore e su come affrontarla. Un volume che non si dimentica e che si riprende in mano per ammirarlo.

6) In Carne e Ossa di Koren Shadmi (Double Shot)
Ci sono certi talenti, apparentemente piovuti dal cielo, che ti lasciano decisamente spiazzato: Shadmi è uno di questi. Talento grafico, difficilissimo da inquadrare in qualche scuola o genere, incisivo e affascinate; talento narrativo, che non si cela di fronte alla banalità ma affronta in maniera personale un tema tanto abusato come l’amore.

7) Storia color terra vol.1di Kim Dong-Hwa (Planeta DeAgostini)
Una storia piccola, semplice, dai toni dimessi e delicati. Forse proprio per questo il racconto di una donna di mezza età, madre di una figlia ancora bambina, del loro rapporto intimo e dei loro sentimenti e amori, spicca tra le letture del 2008. Uno spaccato di vita sincero e vero, che evoca un altro mondo che comunque sentiamo appartenere un poco anche al nostro passato.

8) FactorY di Gianluca Morozzi e Michele Petrucci (Fernandel)
Morozzi ci prende gusto a muoversi tra la letteratura e il fumetto, e non sbaglia un colpo. FactorY merita un posto in classifica perché mostra finalmente come il fumetto possa ispirarsi ai gusti del pubblico potenziale, prendendo spunto dai telefilm in questo caso, senza snaturarsi. Mescolando dramma e mistero, serialità e autorialità; i disegni di Petrucci sono un valore aggiunto, con quel tratto tremolante e malato che perfettamente si sposa alla storia.

9) Monkey Business vol.1 di Gianluca Maconi (Lavieri Editore)
L’evoluzione costante di Maconi è un primo punto da sottolineare, ma non certo l’unico motivo per considerare questo volume tra i migliori dell’anno. È la personalità e la voce di questo giovane autore che mostra qui la sua maturità, in un campo doppiamente difficile: quello di stampo umoristico, dove, dopo Lupo Alberto, sembra che solo Ortolani abbia saputo dimostrare un po’ di originalità; e soprattutto quello dell’adattamento di un testo storico, come la leggenda dello scimmiotto di pietra, compiuto con rispetto ma senza timori.

10) Shaolin Cowboy vol.1 di Geoff Darrow (Panini Comics)
Tanta follia priva quasi di logica rasenta il genio e la perfezione. I disegni dettagliatissimi e vertiginosi di Darrow si sposano con personaggi assurdi e una trama sostanzialmente superflua. Il fumetto incontra la spettacolarizzazione di Matrix (non a caso i dialoghi sono dei Wachowski), e il risultato è incredibilmente affascinante, anche perché scevro di qualsiasi falsa pretesa filosofica.

Menzione storica

1) Il secolo del Corriere dei Piccoli a cura di Fabio Gadducci e Matteo Stefanelli (Rizzoli)
Un dovuto omaggio a un capitolo fondamentale del fumetto italiano. L’augurio è che, guardando indietro, si riesca a gettare lo sguardo anche più avanti.

2) La biblioteca di Gianni De Luca vol.1 (Black Velvet Editrice)
Uno di quei grandi autori italiani che in avanti ci guardava e come, e ancora oggi sembra più moderno di tanto fumetto odierno. Dovuta questa riproposta, si spera non riservata solo ai nostalgici.

3) Comanche vol.1 di Herman e Greg (Planeta DeAgostini)
Una saga western moderna, appassionante, cruda e avvincente, riproposta in un formato monumentale.

Scegliere uno, tre o dieci titoli come “i migliori dell’anno” è chiaramente un esercizio di compromessi e di semplificazioni. Ogni volta i titoli che si potrebbero menzionare sono almeno altrettanti di quelli che rientrano in classifica. Ecco perché alcune delle mie scelte, come tutti gli anni, cercano di essere nel loro piccolo “originali”, diciamo “laterali”: perché tra tanta eccellenza trovo giusto sottolineare i prodotti di nicchia, o comunque difficilmente inquadrabili, o che presentano un’idea, uno spunto, una voce nuova o almeno curiosa. Tra gli esclusi, non posso non citare la saga di Koma, a opera di Peeters e Wazem, e i racconti disarmanti e gelidi, ma tremendamente attuali, di Miguel Angel Martin, in particolare Neuro Habitat.

FERDINANDO MARESCA

1) L’Approdo di Shaun Tan (Elliot)
Opera di rara forza espressiva che codifica in chiave favolistica la dolorosa parabola dell’emigrante. Visionaria e poetica, rende accessibili le tematiche adulte anche ai bambini filtrando la realtà attraverso elementi fantastici e surreali, capaci di infondere un senso di meraviglia nel lettore. Un capolavoro.

2) Pascin di Joann Sfar (001 Edizioni)
La vita del pittore Julius Pinkas (in arte Pascin) romanzata da Joann Sfar. Letteratura, tele e fumetto si fondono in un’opera affascinante e sorprendente nella quale trovano giusta collocazione: fervore artistico, sesso e amore. La narrazione, costruita in brevi e intensi episodi, ricostruisce i momenti salienti della vita dell’artista immerso nei fermenti culturali parigini degli anni venti.

3) LMVDM di Gipi (Coconino Press)
Il fumetto come strumento per rivisitare i ricordi e testimoniare l’esistenza. Gipi racconta in modo semplice e disarmante la sua vita, compiendo una sorta di autoanalisi senza risparmiare nulla al lettore. Ritratto vivido e tragi-comico, dedicato “al bambino”, proiettato a quei luoghi della mente che sono l’infanzia e l’adolescenza. Un fumetto che nasce già come un classico.

4) Rughe di Paco Roca (Tunué)
Racconto coraggioso e poetico che affronta un tema difficile da rappresentare: l’Alzheimer, il male che ruba la memoria. Paco Roca narra con delicatezza una storia con risvolti umoristici, ricca di personaggi dolorosamente umani, ponendo sotto i riflettori e donando importanza a esistenze che appaiono prive di dignità solo perché colpite dal male.

5) Local di Brian Wood e Ryan Kelly (Double Shot)
Romanzo di formazione a fumetti che segue un anno di vita on the road della protagonista, alla ricerca di un luogo da chiamare casa. Forse l’opera più matura e convincente di Brian Wood, che indaga il difficile passaggio dall’adolescenza all’età adulta attraverso la progressiva costruzione di un’identità sociale. In sottotraccia, costanti riferimenti al tema della famiglia.

6) Lost Girls di Alan Moore e Melinda Gebbie (Magic Press)
Pornografia e cultura nella nuova sfida fumettistico-letteraria di Alan Moore. Carne, umori e avvenimenti storici (la prima Guerra Mondiale è alle porte), si amalgamano in un gioco di citazioni icone tratte dall’immaginario erotico dell’epoca. Il tutto, impreziosito dalla rilettura dissacrante di grandi classici della letteratura inglese con l’intento di portarne alla luce i significati velati.

7) Canzoni in A4 di Paolo Bacilieri (Kappa Edizioni)
Raccolta di appunti, disegni preparatori e frammenti della realtà quotidiana nel “diario di viaggio” di Paolo Bacilieri. Un libro necessario per accostarsi alla poetica dell’autore, conoscere i suoi gusti musicali e le sue passioni. Il racconto della vita in presa diretta, mentre viene vissuta.

8) In carne e ossa di Koren Shadmi (Double Shot)
Esordio italiano per l’israeliano Koren Shadmi con una raccolta di short stories improntata all’analisi delle dinamiche interpersonali. Racconti surreali (non tutti perfettamente riusciti) che nell’insieme evidenziano l’indubbio talento dell’autore, capace di sfruttare elementi fantastici e bizzari per esprimere il suo punto di vista sui rapporti umani.

9) DMZ di Brian Wood e Riccardo Burchielli (Planeta DeAgostini)
La vita nella De-Militarized Zone è una continua lotta per la sopravvivenza. Brian Wood trasponde sensazioni e suggestioni post undici settembre in un’opera di denucia politica, filtrata attraverso le splendide matite di Riccardo Burchielli. Un fumetto che continua a convincere e appassionare, nel raffigurare la guerra come un male incurabile che si insinua lentamente sotto la pelle.

10) Shazam: La società dei mostri del male di Jeff Smith (Planeta DeAgostini)
Una storia per ragazzi di tutte le età, scritta e disegnata da un ispiratissimo Jeff Smith con il consueto umorismo raffinato e amore per l’avventura. Il suo tratto inconfondibile caratterizza tutti i protagonisti con particolare cura, confezionando un racconto leggero e mai banale che si eleva a classico moderno.

Menzione speciale

1) Kamandi di Jack Kirby (Planeta DeAgostini)
Serie fantascientifica di culto degli anni ’70, scritta e diretta da uno dei mostri sacri del fumetto americano: Jack “The King” Kirby. Ammicamenti al cinema e alla letteratura, esperimenti grafici e riflessioni sociali, compongono un’opera unica e vibrante ancora estremamente attuale, densa dell’esplosiva carica immaginifica di un autore unico e inimitabile.

2) Il secolo del Corriere dei Piccoli di Fabio Gadducci e Matteo Stefanelli (Rizzoli)
Raccolta antologica del meglio del Corriere dei piccoli, settimanale illustrato alla cui pubblicazione si può far risalire la nascita del fumetto in Italia. Di grande importanza storica e filologica, si propone quale strumento per scoprire o riscoprire icone che fanno parte della cultura popolare italiana.

3) Gli Archivi di Nexus vol.2 di Mike Baron e Steve Rude (Bottero Edizioni)
Un’epopea profondamente radicata nei fermenti sociali e politici degli anni ’80 (Margareth Tatcher e Ronald Reagan erano al potere) che impone riflessioni sulla distribuzione della ricchezza, l’oppressione e la ribellione dei popoli. Il protagonista, un eroe guidato da sogni utopistici che si erge a giudice e boia dei tiranni, rappresenta ancora oggi un figura estremamente attuale e coinvolgente.

GUGLIELMO NIGRO

1) Pascin di Joan Sfar (001 Edizioni)
Sfar ricattura la creatività e la decadenza dell’impressionismo francese esplorando il mondo alcolico di Pinkas, pittore di origini ungheresi. L’invenzione dell’autore francese è quella di non raccontare una vera biografia, ma di inventare episodi di vita che catturano lo spirito e l’indole del pittore stesso. Una riflessione sulla vita, le dipendenze e la follia senza pari.

2) LMVDM di Gipi (Coconino Press)
L’ultima fatica di Gipi è un’opera in cui l’autore si rivela e che fa della spontaneità il risultato di un racconto tutt’altro che improvvisato e immediato. In ogni tratto si respira una verità che va ben oltre la verosimiglianza e che è soprattutto una verità psicologica. è un atto di rappresentazione psicologica al mondo che arriva alla testa e al cuore.

3) Lucille di Ludovic Debeurme (Coconino Press)
Debeurme sceglie di affrontare il tema dell’anoressia in modo diretto e forte nei primi capitoli del racconto. Quando l’azione e gli eventi prendono il sopravvento guidati da un fato beffardo la malattia passa in secondo piano, ma rimane contesto e collante della vicenda. Debeurme esprime anche un’ottima capacità di sintesi visiva, con un disegno sottile, misurato, ma fortemente emotivo.

4) Local di Brian Wood e Ryan Kelly (Double Shot)
Leggere Local è un viaggio attraverso i frammenti di vita di qualcun altro. Il sacrificio della protagonista è la nostra partecipazione. Brian Wood scrive il suo capolavoro. Ryan Kelly è all’altezza. Una storia tutta americana con una sensibilità quasi europea.

5) Laika di Nick Abadzis (Magic Press)
La storia del primo essere vivente in orbita su un razzo è molto meno mitica e sdolcinata di quanto pensassi. In effetti è penosa e disturbante. Laika sarebbe morta bruciata viva dopo poche ore dal lancio. L’autore conosce le potenzialità del fumetto alla perfezione e la sua inventive è tutta al servizio della storia.

6) Tutta colpa del ’68. Cronache degli anni ribelli di Elfo (Garzanti)
Elfo conosce il ’68 e ce lo racconta senza nostalgia. Riesce a rievocare il fermento e la partecipazione irripetibili di quegli anni con la consapevolezza di dove siamo oggi, in un pantano di indifferenza e di politica reazionaria che allora sarebbe apparso inaccettabile.

7) Girls 3 – 4 di Luna bros. (Free Books)
Girls dei Luna Bros è uno dei massimi esempi di fumetto di genere in circolazione. Una storia malvagia, asciutta che pesca nell’immaginario horror riattualizzandolo in modo efficace. I disegni e la colorazione sono gelidi, fortemente ispirati alla cultura televisiva. Un’amalgama inedita e perfettamente in sintonia coi tempi.

8) Quando tutto divento’ blu di Alessandro Baronciani (Black Velvet)
Baronciani abbandona il frammento della prima raccolta, per raccontare una storia sulla depressione che sa toccare senza risultare patetica. Il tratto è semplice e chiaro, il movimento dei personaggi e delle vignette è lento, ma emotivamente coinvolgente. L’inizio è per me uno specchio

9) Batman anno 100 di Paul Pope (Planeta DeAgostini)
Era da anni che non mi capitava di leggere una nuova interpretazione del mito di Batman realmente efficace ed eccitante. Poul Pope è imbevuto di cultura pop, rimescola in modo unico tantissimi riferimenti culturali e ci racconta una storia di Batman sporca e adrenalinica. Imperdibile.

10) Luigi Tenco, una voce fuori campo di Luca Genovese e Luca Vanzella (Becco Giallo)
L’atto d’amore di Vanzella e Genovese per il cantautore italiano è anche a oggi la loro prova migliore. Il segno è chiaro, le vicende documentate, il pensiero di Tenco espresso senza forzature, la sua parabola personale rievocata con la giusta sintesi poetica. Un buon modo per rattristarsi della sua premature scomparsa.

Menzione storica

1) Lone Wolf and Cub (26-27-28) diKazuo Koike e Goseki Kojima (Panini Comics)
Si conclude una delle storie più belle della storia del fumetto mondiale. La proposta Panini era necessaria quanto attesa. L’equilibrio che gli autori sanno trovare tra invenzioni narrative, documentazione storica, pathos e azione è inarrivabile e ogni capitolo che porta alla necessaria conclusione è un pugno nello stomaco.

2) EC COMICS (001)
Menzione complessiva per i volumi pubblicati dalla 001 della storica etichetta EC Comics. Alcune storie sono invecchiate maluccio, ma il fermento creativo e la voglia di questa formidabile scuderia di autori di colpire a tutti i costi ha fatto la storia del fumetto statunitense ed è alla base della rinascita del fumetto d’autore negli anni ’90.

3) La Fenice voll.7-8 di Osamu Tezuka (Hazard Edizioni)
La Fenice è un’opera immortale come ciò che simboleggia. Ed è un’occasione imperdibile per conoscere la grandezza di Osamu Tezuka, poiché procede parallelamente a quasi tutta la seconda parte della sua carriera professionale. Tezuka era un narratore inarrivabile che sapeva mischiare senza pari stili e modi assai diversi, sempre con grande coerenza. La Fenice prosegue, immortale.


MICHELE QUITADAMO

1) LMVDM di Gipi (Coconino Press)
LMVDM: La Mia Vita Disegnata Male. Sarà anche disegnata male ma è di un’espressività, di una comunicatività e di una delicatezza che dovrebbero essere portate ad esempio per chiunque voglia raccontare qualcosa.

2) Rughe di Paco Roca (Tunué)
Un argomento non semplice, come l’alzheimer, viene affrontato con gentilezza ed ironia. Paco Roca ci porta in punta di piedi in un mondo che sempre più spesso cerchiamo, sbagliando, di evitare.

3) Blatta di Alberto Ponticelli (Leopoldo Bloom Editore)
Ponticelli ci presenta la sua personale visione dell’alienamento cui il genere umano sta progressivamente andando incontro a causa l’isolamento comunicativo sempre più imperante. Il risultato è un fumetto visionario e spettacolare in cui la claustrofobia raggiunge il lettore, colpendo allo stomaco con i toni di grigio di cui le tavole sono piene.

4) The Walking Dead voll.3-4 di Robert Kirkman, Charlie Adlard e Cliff Rathburn (SaldaPress)
Kirkman continua a raccontare le storie dei suoi sopravvissuti a confronto con gli zombie. Ma l’autore gioca sporco, perché mentre ci racconta di zombie, in realtà ci parla di noi, dei nostri istinti, bisogni e reazioni.

5) L’Età del Bronzo. Tradimento. Parte prima. di Eric Shanower (Free Books)
La capacità dell’autore di raccontare un determinato periodo storico, partendo dalla narrazione epica della Guerra di Troia è quanto di meglio il fumetto stia producendo.

6) Local di Brian Wood e Ryan Kelly (Double Shot)
Wood crea un affresco dell’America di oggi e ce lo racconta con lo sguardo emozionale ed istintivo di una teenager in cerca del proprio posto nel mondo. Una storia forse semplice ma dalla coralità coinvolgente.

7) Criminal voll.1-2 di Ed Brubaker e Sean Phillips (Panini Comics)
In Criminal l’autore pone l’accento su personaggi ai limiti della società, reietti, criminali appunto. E nel far questo fornisce di volta in volta degli scorci su un disegno generale più vasto e complesso che rappresenta un nuovo passo nel noir a fumetti.

8) FactorY di Gianluca Morozzi e Michele Petrucci (Fernandel)
Questo fumetto rappresenta un esperimento decisamente molto interessante all’interno del panorama fumettistico italiano. È un tentativo di importare un linguaggio seriale moderno e diverso all’itnerno del media fumetto ed il risultato sta dando ragione ai due autori.

9) Judge Dredd: America di John Wagner e Colin MacNeil (Magic Press)
Anche nel mondo machistico e rigido di Dredd c’é spazio per la ribellione, per un inno all’anarchia. Certo, visto “l’ambiente” in cui ci si muove non si può trattare di una storia a lieto fine, eppure si intravede uno spiraglio di salvezza. Un lavoro particolare quello portato avanti dagli autori di Dredd: America, ma degno di nota.

10) Un cielo radioso di Jiro Taniguchi (Coconino Press)
Taniguchi ci racconta l’incontro con la morte e lo fa con la sua solita delicatezza, facendoci capire che anche storie tendenzialmente così forti e drammatiche possono essere affrontate con semplicità, ponendo l’accento sulle questioni giornaliere.

SIMONE RASTELLI

1) Banana Football Club di Otto Gabos e Roberto Perrone (Rizzoli)
Un romanzo di formazione, che mette in scena una speciale sobria epica sportiva, che trasmette pathos, senso della storia, il quotidiano fascino dello scoprire il mondo e le persone intorno, siano un nuovo amico, una compagna di scuola, una nonna che ci è sempre stata accanto. Storia gentile e diretta, mai superficiale, ricca di speranza. Tavole velate di nebbia e sporche di fango, personaggi che arrivano diretti al cuore.

2) Guardia d’onore di David Petersen (Planeta DeAgostini)
Piccolo scrigno fantasy, in cui troviamo i topoi del genere, amalgamati con sapienza e proposti con grande eleganza: lealtà e tradimento, boschi tenebrosi e regni in pericolo, coraggio ed astuzia. E valorosi topi guerrieri. Magico.

3) Laika di Nick Abadzis (Magic Press)
Coinvolgente ed appassionato racconto di una tragedia inutile. Abadzis parte dalla storia e crea personaggi ed una narrazione che ci trascinano attraverso i territori dell’ambizione, del cinismo, della cattiveria, dell’indifferenza, dell’insensibilità, ma anche dell’amore e della fiducia. Sentimenti intensi, davanti ai quali o ci si lascia andare o si resta fuori.

4) Koma voll.2-3 di Pierre Wazem e Frederik Peeters (ReNoir)
L’hybris umana ha piegato l’organizzazione della società per conquistare il potere definitivo sugli individui, quello di controllare la vita e la morte, il destino del corpo di ognuno. Dietro tutto questo, un’altra realtà, accessibile solo a chi soffre una strana patologia, il Koma. Sceneggiatura esemplare e scene e personaggi indimenticabili, che si fanno perdonare il retrogusto di irrisolto del finale.

5) Rughe di Paco Roca (Tunué)
Il lento declino, lo sfumare della memoria, la vita che gira a vuoto, senza più direzione, obiettivi, sostegni. Roca costruisce una storia dal ritmo lento, con ripetizioni e reitarazioni; dolente ma che riescce a stare un passo in qua rispetto al patetico.

6) Metauro di Michele Petrucci (Tunué)
La storia come un continuum in cui siamo immersi e che è sempre presente, mai banale passato. La scrittura come ricerca, investigazione, scoperta. Scoperta di vicende, personaggi, scenari, tragedie, ma anche di ciò che ci sta intorno, delle sue radici. Uno stile essenziale, lieve e capace di trasmettere senso del mistero, l’emozione dell’attesa della battaglia, la paura e l’orrore della guerra.

7) Il Muro. Crescere dietro la cortina di Ferro di Peter Sìs (Rizzoli)
Vita oltre la cortina di ferro, che cosa significo’ crescere in Cecoslovacchia, sotto la dittatura comunista? L’energia di un mondo in trasformazione filtrava anche attraverso le barriere e la repressione della libertà si faceva sempre più dura. Un libro scritto per ricordare e che l’autore affianca con materiale didattico, per promuovere la comprensione dei regimi autoritari. Uno stile grafico sofisticato ed efficace.

VALERIO STIVÈ

1) The poor bastard di Joe Matt (Coconino Press)
2) Una lieve imperfezione di Adrian Tomine (BUR)
3) I tre paradossi di Paul Hornschemeier (Tunué)
4) LMVDM di Gipi (Coconino Press)
5) L’uomo che venne dal futuro di Tuono Pettinato (su XZ Comics, Coniglio Editore)
6) Il Treno di Chinoi – Hung Hung (Canicola)
7) Quando tutto divento’ blu di Alessandro Baronciani (Black Velvet)
8) Akame, the red eyes di Sanpei Shirato (Hazard Edizioni)
9) Storia color terra vol.1 di Kim Dong-Hwa (Planeta DeAgostini)
10) Pascin di Joan Sfar (001 Edizioni)

Menzione storica

1) Classici Mad vol.1 di AA.VV. (Planeta DeAgostini)
2) Il secolo del Corriere dei Piccoli di Fabio Gadducci e Matteo Stefanelli (Rizzoli)
3) Kitaro dei Cimiteri vol.2 di Shigeru Mizuki (D/Visual)

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *