Superman #13: tra supermostri e uomini d’acciaio

Superman #13: tra supermostri e uomini d’acciaio

Il quindicinale RW Lion dedicato a Superman continua a presentare storie interessanti e ricche di spunti grazie a Peter J. Tomasi e Dan Jurgens.

A oltre sei mesi dall’esordio italiano del rilancio DC Rinascita, gli sceneggiatori incaricati di narrare le gesta di Superman, o meglio dell’eroe proveniente dalla realtà parallela antecedente all’evento Flashpoint, dimostrano di avere idee e spunti per storie appassionanti.

L’affiatata coppia formata da Peter J. Tomasi e Patrick Gleason (su Superman) da un lato e Dan Jurgens (su Action Comics) dall’altro, mettono in scena infatti aspetti differenti ma complementari dell’universo narrativo del personaggio, delineandone uno status alquanto interessante.

Nell’episodio iniziale di Supermostro, Tomasi e Gleason proseguono con il riuscito mix di avventure spettacolari a perdita di fiato e momenti di rilassata quotidianità. La “normalità”, legata alla scelta di una vita rurale da parte di Lois e Clark, viene interrotta da eventi esterni pertinenti alla sfera supereroistica, in questo caso l’arrivo del Frankenstein dell’Universo DC, protagonista nel recente passato della serie Frankenstein, Agent of S.H.A.D.E.1.

La sceneggiatura rende bene la dicotomia tra le due vite differenti, coinvolgendo stavolta Lois Lane e il suo ruolo di giornalista e portando avanti con coerenza sia il lato quotidiano che l’aspetto legato a eventi straordinari.

Dal canto suo Doug Mahnke, artista che ha un particolare affiatamento con Tomasi, realizza tavole dinamiche e spettacolari che contestualmente dimostrano l’attenzione dell’autore verso la gestualità e l’espressività dei personaggi.

Su Action Comics Dan Jurgens continua invece a concentrarsi sul microcosmo che popola Metropolis. Dopo diversi numeri interlocutori, necessari per approfondire il nuovo contesto in cui si muovono i vari personaggi, l’autore propone la saga Uomini d’acciaio, incentrata sulla figura di Lex Luthor2. Quest’ultimo recentemente è passato (apparentemente?) dalla parte dei “buoni”, fino al punto da indossare il simbolo di Superman e proporsi di incarnarne l’eredità.

Le vere intenzioni che animano Lex Luthor sono ancora oscure e si rivelano centrali nella gestione del fumettista americano, noto per aver architettato la Morte di Superman. L’ambiguità che domina le azioni del personaggio permette di far cenno alle forme di giustizia preventiva, legata alle probabilità che un soggetto commetta un omicidio, un tema la cui attualità è dimostrata dalla recente (e non del tutto soddisfacente) trattazione proposta nel Civil War II di Brian Michael Bendis e David Marquez.

Nella saga Marvel la ragione alla base del conflitto era proprio la decisione di affidarsi alla profilazione, ovvero perseguire un individuo ancor prima che venga compiuto un crimine sulla base del profilo personalizzato dell’individuo. Nel racconto di Jurgens, l’interrogativo diventa: è giusto punire Luthor per azioni che non ha ancora commesso?
Nell’approfondire tale quesito, Jurgens fornisce una caratterizzazione anche dell’agguerrita Lois Lane, del giovane e volenteroso Jon e soprattutto del misterioso “nuovo” Clark Kent, apparso in circostanze da chiarire e sul quale si sa ancora poco.

Sebbene la forza e l’ambiguità delle figure messe in campo continui a tenere vivo l’interesse del lettore, Action Comics non raggiunge la freschezza e la linearità della serie gemella imbastita da Tomasi e Gleason: quando le due testate hanno toccato tematiche affini (come il rapporto padre/figlio o le difficoltà di Clark, Lois e Jon a mimetizzarsi tra le persone “comuni”), Jurgens ha dato di frequente l’impressione di non riuscire a scavare in profondità e di concentrarsi principalmente sui vari colpi di scena, a volte con finali leggermente affrettati come in questo numero. Sul lato artistico, viene coadiuvato da un team di disegnatori mediamente valido, tra cui Tyler Kyrkham, che pur soffrendo di una certa legnosità nel tratto riesce ad esaltare la spettacolarità della storia.

In chiusura prosegue la saga de Il regno del Superman Cyborg su Supergirl, che si conferma sostanzialmente come la serie meno riuscita tra quelle contenute nel quindicinale, per via dell’eccessiva linearità della trama e della abbondanza di spunti narrativi poco sviluppati, in una storia finora con poco mordente.

Abbiamo parlato di:
Superman Rinascita #13 (Superman #128)
Peter J. Tomasi, Patrick Gleason, Doug Mahnke, Dan Jurgens, Tyler Kyrkham, Steve Orlando, Brian Ching
Traduzione di Stefano Formiconi
RW Lion, Luglio 2017
72 pagine, spillato, colori – 3,95 €


  1. Questa versione del personaggio ideato da Mary Shelley è basata sull’interpretazione fornita da Grant Morrison nella miniserie Seven Soldiers

  2. Contestualmente Lex Luthor è uno dei protagonisti anche della serie Superwoman, in corso di pubblicazione sul quindicinale Wonder Woman

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