Le Storie# 10 – Nobody (Billotta, Vitrano)

Le Storie# 10 – Nobody (Billotta, Vitrano)

nobody1Nobody, seconda opera de Le Storie con ai testi Alessandro Bilotta, narra una possibile riscrittura della storia di Ulisse, mettendo insieme elementi presenti in quasi tutte le enciclopedie mentali dei lettori occidentali (Verne, Salgari, Melville). Bilotta costruisce una storia che rimane in equilibrio tra realtà e sogno, tra storia di marinai e semplice viaggio mentale, in un tourbillon appassionato e appassionante, in cui Nobody, novello Nessuno, cerca la sua Penelope.
L’autore si diverte a inserire personaggi e citazioni, veri e propri omaggi alle sue passioni, anche a costo di rendere la storia un semplice divertissement, un omaggio alle letture del passato e poco altro, sensazione che in alcune tavole sembra trapelare più che in altre.
Il creatore di Valter Buio sembra comunque abbastanza a suo agio nella costruzione in 110 pagine di storie autoconclusive e, dopo “Il lato oscuro della luna”, sforna un altro buon titolo, anche se stavolta è maggiormente presente la sensazione che sarebbe servita qualche pagina in più. Ai disegni l’esordiente bonelliano Pietro Vitrano, che non sfigura assolutamente grazie al suo stile denso, ricco di chine e di neri, ma di buona leggibilità, come tradizione Bonelli impone. Tra l’altro anche la gabbia Bonelli è appieno e pedissequamente rispettata in quasi tutte le tavole. Le Storie, come collana, non mira ad una riscrittura dei canoni narrativi ed estetici della SBE, ma a consegnare al pubblico buone storie. E Nobody lo è sicuramente.

 

Abbiamo parlato di:
Le Storie# 10 – Nobody
Alessandro Bilotta, Pietro Vitrano
Sergio Bonelli Editore – Luglio 2013
114 pp. brossurato, bianco e nero – € 3,50

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1 Commento

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  1. Kassim

    25 Agosto 2013 a 10:44

    Preso e divorato … splendido…
    L’ho acquistato spinto dall’ambientazione e mi ritrovo tra le mani un concentrato si di pirateria, ma non quella spicciola, difatti il viaggio in mare diventa un viaggio attraverso se stessi, molto maturo e introspettivo.
    Per non parlare dell’incontro con Jules Verne … cioè, il sogno di ogni avventuriero XD.
    Cosa dire poi dei continuo citazionismo alle opere tanto care alla tradizione marinara, Moby Dick in primis.

    Splendido sotto tutti i punti di vista…forse un pò diluito nella parte centrale, ma perfettamente confezionato, narrativamente e graficamente.

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