Speciale Bambini Testata01

    Bambini che leggono fumetti

    SPECIALE FUMETTO E INFANZIA - Inizia su LoSpazioBianco.it una serie di approfondimenti sul fumetto per bambini, il suo specifico culturale, la sua salute editoriale. Per ritrovare una passione che vada oltre la crisi e la pigrizia culturale.

    Mentre passa il tempo di questo 2011 sommesso, i bambini diventano ragazzi e i ragazzi adulti. L’estate in avvicinamento porta le vacanze scolastiche e tanto, tantissimo tempo libero da utilizzare in qualche modo. Mi chiedo, e ci chiediamo in tanti in redazione, quanti dei loro genitori si ricorderanno di comprare un fumetto che possa fare loro compagnia. Una vecchia abitudine, che in casa mia non è mai mancata, anche se non frequente, anche se non onnivora.

    Se di crisi di fumetto si continua a parlare, i passaggi stretti che possono traghettare oltre, ammesso che la crisi economico-sociale-culturale lo permetta, devono per forza fare i conti con le pubblicazioni a fumetti per bambini. Non c’è molto. Mi sbilancio, c’è molto poco rispetto a un’offerta fumettistica caotica che supera di gran lunga la domanda. Ma le cose si stanno iniziando a muovere. Il segreto è in quel verbo, in quell'”iniziare” da pronunciare con dolci mielismi, con “i” e “a” lunghe, caute.
    Giovani e vecchie case editrici stanno proponendo nuovi fumetti per bambini, di diverse età e target, ma è difficile dire se si tratta di una reale inversione di tendenza (quell’inizio lungo di cui sopra) o di un breve ciclo che presto si concluderà.

    Ma dall’osservazione critica della nostra redazione ci sono almeno tre dati certi: il fumetto di qualità per bambini è fondamentale per la salute di questo mezzo di comunicazione; alcune recenti pubblicazioni sono importanti, persino entusiasmanti; i bambini hanno bisogno di buon fumetto.

    Eppure, tanta strada è da fare. E il primo ostacolo sono le chiusure culturali e mentali dei genitori.
    Fino a una certa età, sono loro che permettono ai bimbi di accedere ai fumetti, di selezionare, motivare, individuare, trasmettere. C’è un legame stretto, spesso imprevedibile, tra letture a fumetti ed educazione. Un legame che non deve essere scontato, né banalmente pedagogico, nemmeno rassicurante. Fumetto ed educazione sono collegati dalle molteplici possibilità che offre il mondo dell’Immaginario (che, rifacendomi ad Antonio Faeti, scrivo con l’iniziale maiuscola), così in movimento e ricco, eppure così spesso semplificato, banalizzato nell’ottica dell’allineamento a esigenze di marketing, di controllo sociale, di strumentalizzazione. I genitori hanno la responsabilità di sollevare la testa oltre questa cortina di fumo, di tornare a scegliere in base alle proprie inclinazioni e a quelle dei propri figli, che non siano indotte dalla pubblicità o da modelli precostituiti, ma anche, soprattutto, da un comune sentire, da un reale incontro. Il fumetto è anche questo. È quel terreno dell’Immaginario dove le esperienze dei genitori e dei bambini possono incontrarsi, attraverso molteplici piani di lettura, e rinnovare la fantasia, la creatività, il dialogo.

    Gli editori hanno un ruolo, in questo lungo iniziare? Sì. È il ruolo di offrire prodotti stimolanti, per ricordare ad adulti e bambini di un bisogno che c’è ma che è spesso sommerso, dimenticato. È di questo bisogno che si alimenta ancora oggi, a distanza di 50 anni e più, la magia delle storie Disney di Carl Barks; è di questo bisogno che ci parla la straordinaria sensibilità di Lynda Barry, nel suo libro Picture This, inedito in Italia, ma che è esempio massimo di un fumetto/strumento che incontra le diverse generazioni, i diversi generi, i diversi linguaggi, per riportare all’attualità dell’oggi due domande che accompagnano l’uomo da sempre: perché si inizia a disegnare e, soprattutto, perché si smette di farlo.

    LoSpazioBianco.it, su queste premesse, ha iniziato un lungo viaggio fatto soprattutto di incontri, interviste, articoli di approfondimento sul fumetto per bambini, che inizia in questo piovoso mese di giugno e proseguirà nel corso dell’anno. Abbiamo parlato con Liliana Cupido di Hamelin a proposito del loro bellissimo Canicola Bambini; con Stassi e Lo Bianco a proposito della loro collaborazione con Il Giornalino; con Elisa Rocchi, tra le organizzatrici di Cesena Comics. E abbiamo in programma altri, ulteriori approfondimenti che spero mettano a fuoco il momento, lo stato dell’arte di questa straordinaria avventura che sono i fumetti per bambini. Per ricordare quel bisogno. Per non perdere quello speciale rapporto con l’Immaginario.

     

    Questo speciale è dedicato al piccolo Michele Elia Gabrielli. Benvenuto tra noi!

Articoli dello speciale:

Interviste

Recensioni