Socrate il semicane #1

Socrate il semicane #1

Kappa Edizioni - 2003 - 52pp/col - 13,50euro

Socrate, edizione originaleEracle è il figlio di Zeus, è un semidio. Socrate è il suo cane, anzi, un semicane: mezzo cane, mezzo filosofo. Con questa premessa si presenta a noi questo strano animale, protagonista ed io narrante dell’opera di due degli autori francesi più interessanti proposti oggi in Italia, Joann Sfar (Il gatto del rabbino, La Fortezza, Troll) ai testi e Christophe Blain (Isaac il pirata) ai disegni. Socrate è un cane, filosofo nella sua visione distaccata dell’animo del proprio padrone, egoista, donnaiolo, violento. Eppure, come ogni cane, egli lo ama, anche se non ammetterebbe mai di avergli sacrificato la propria libertà. E questa sua condizione lo pone al paragone con quelle donne da cui Eracle è tanto ossessionato.

Io non sono sicuro che tutte le donne abbiano voglia di essere madri, spose e amanti.
È come coi cani, non si chiede il loro parere.

Il leggendario eroe, tra uno scoppio d’ira ed una avventura d’amore, tra il suo egocentrismo e la sua incomprensione degli altri, appare un uomo fortissimo fisicamente, ma irremediabilmente povero dentro.

E va tutto bene. È così. È un eroe.
Un uomo che non ha coscienza della sua piccolezza.

Al pari di altre opere di uno o dell’altro autore, tutta la narrazione è pervasa da un misto di riflessione agrodolce e di ironia, mentre il tratto semplice eppure espressivo e personale serve bene i testi ed i tempi della storia. Una ennesima dimostrazione della verve artistica di Sfar e Blain.

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