Il ritorno di Double Shot! Intervista ad Alessio D’Uva

Il ritorno di Double Shot! Intervista ad Alessio D’Uva

Torna Double Shot, associazione culturale ed editore che ha pubblicato autori emergenti e grandi nomi d'oltreoceano. Ce ne parla Alessio D'Uva.

doubleshotcfDouble Shot è nata nel 2006 come etichetta editoriale all’interno di Bottero Edizioni e anno dopo anno, grazie all’impegno di Alessio D’Uva e Lorenzo Corti, ha fatto conoscere al pubblico italiano opere degli statunitensi Brian Wood (Demo, Loca, Pounded) e Brian Fies (Mom’s Cancer), l’arte dell’israeliano Koren Shadmi e quella dell’argentino Liniers e ha pubblicato autori italiani come Ausonia, Michele Penco e Francesco Frongia. Nel tempo, oltre a essere attiva nell’ambito editoriale, Double Shot si è costituita come Associazione Culturale per promuovere il fumetto sul territorio toscano. Nel 2012 ha interrotto la propria attività e ha ceduto il catalogo a Bakufu Entertainment, ma il primo aprile 2015 ha annunciato il proprio ritorno. Lo Spazio Bianco ha intervistato Alessio D’Uva per scoprire qualche dettaglio in più.

Prima di tutto, partiamo… dalla fine. E poi di nuovo dal principio. Cosa vi ha spinto alla decisione di chiudere l’attività editoriale nel 2012? E quali sono le motivazioni dietro questo ritorno?
Nel 2012 l’associazione stava andando molto bene. Avevamo un bel catalogo, una discreta visibilità e la gente sapeva cosa aspettarsi da noi. Avevamo vinto premi ed eravamo conosciuti nel settore. Questo è stato un po’ il motivo della chiusura dell’esperienza di volontariato con l’associazione da parte di alcuni dei soci fondatori: il lavoro. Infatti siamo stati contattati da editori più grandi e importanti di noi che ci hanno richiesto collaborazioni che non ci permettevano di pensare ad altro. Per questo motivo abbiamo passato la mano e ceduto l’intero catalogo a un altro editore. In questi tre anni sono successe molte cose. Le collaborazioni sono sempre tante e il tempo sempre poco, ma aprirsi ad altre esperienze ci ha permesso di conoscere altre persone valide ed eventualmente capaci di accompagnarci di nuovo in un percorso associativo. Perciò, quando si è presentata l’occasione di riacquistare i titoli del catalogo, abbiamo deciso di recuperare il tutto e di ridare energia all’associazione, che nel frattempo continuava ad organizzare eventi legati al fumetto in giro per la Toscana.

Cosa succederà al catalogo? Sul vostro profilo Facebook si può leggere: «A breve verrà comunicato chi prenderà la gestione del catalogo, marchio e tutte le attività collegate allo stesso. Le notizie sono comunque ottime». Potete dirci qualcosa di più preciso su questo punto/al riguardo?
Questo è appunto il messaggio lasciato dalla Bakufu Entertainment di Andrea Grilli, che aveva acquisito il catalogo. Andrea avrà sempre un posto nell’associazione, perché si è dimostrato una persona innamorata del medium fumetto e perché è una persona molto corretta. Il messaggio preannunciava il nostro ritorno di cui, almeno lui, appariva felice.

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La vostra attività riguarderà la ristampa delle opere già pubblicate o comincerete di nuovo a pubblicare autori esordienti? Quale sarà in linea generale il vostro piano editoriale?
Ricominceremo da dove avevamo lasciato. Importando licenze dall’estero e lavorando con autori italiani (non forzatamente esordienti). Il primo progetto su cui lavoreremo sarà in collaborazione con i Licaoni, un gruppo di filmmaker di qualità che lavora sul tubo. La linea generale del nostro piano editoriale è stata oggetto di discussioni infinite quando iniziammo con l’associazione. Trovare un punto di contatto tra le varie anime dei coinvolti e dei loro gusti non fu facile, perciò decidemmo che avremmo pubblicato quello che la maggioranza del consiglio direttivo avrebbe trovato di suo gusto. Essendo a quei tempi in nove, non sempre le proposte incontravano l’unanimità, ma possiamo dire che quel che è uscito ha sempre avuto un buon risalto. Più che altro cercheremo di mantenere quella che era una peculiarità della precedente incarnazione dell’etichetta, ovvero ricompensare gli autori coinvolti col 70% del ricavo generato dalla vendita del fumetto da loro prodotto.

macanudo4coverPer quanto riguarda i diritti degli autori che avete pubblicato, sono ancora in vostro possesso? Avete i mente di stipulare nuovi accordi con autori stranieri?
La nostra intenzione è quella di continuare con almeno uno degli autori che portammo in Italia, Liniers. Abbiamo qualche idea su nuovi autori da coinvolgere, ma al momento è prematuro fare nomi. Ci sono comunque già alcune idee che ci frullano per la testa.

Avete annunciato un crowdfunding su Eppela, con un obiettivo di 1500 euro. Qual è la visione dietro a questa scelta?
Riprendere il catalogo ha avuto un costo. Oltre questo, immaginavamo potesse essere una buona strategia comunicativa per far sapere che eravamo tornati, perciò abbiamo deciso di affidarci a Eppela per una campagna di crowdfunding il cui scopo è soprattutto quello di permettere alle persone di acquistare i nostri titoli a prezzi vantaggiosi. Mancano circa 10 giorni alla fine di questa campagna e l’obbiettivo è a un passo.
Se vi interessa, potete sostenerci e ricevere come ricompensa i nostri titoli, con sconti dal 30 al 45%.

Intervista condotta via mail nel mese di maggio 2015

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