Giuseppe Palumbo è un autore abituato alle sfide artistiche, passa con estrema facilità dall’illustrare un fumetto di Diabolik a opere più complesse e autoriali.
Ecco perché ha accolto con entusiasmo il nostro invito a cimentarsi con The Spirit ed è stato lui stesso a parlarci del suo rapporto con la creatura di Will Eisner.
Ci racconti brevemente com’è nato il tuo omaggio a The Spirit per questo nostro speciale? Ti sei ispirato in qualche modo a qualcuna delle sue famose splash page?
The Spirit e il lavoro di Will Eisner sono sempre fonte di ispirazione. E in questo omaggio, più che mai. Se ti dovessi indicare una pagina precisa, non saprei. Diciamo che ho voluto omaggiare lo stile dell’autore, declinandolo in una situazione immaginata da me.
Qual è il tuo rapporto con Will Eisner e il suo personaggio, tanto da lettore quanto da eventuale fonte di ispirazione nel tuo lavoro professionistico?
Devo dire che ho una lunga lista di autori a cui devo qualcosa, prima di arrivare a Eisner. Ma sono sicuro che la maggior parte degli autori di quella lista hanno guardato a Eisner con interesse e così posso dire che, percentualmente, è decisivo nella mia formazione professionale!
Il lascito di Eisner al mondo del fumetto a tuo parere qual è stato?
Così in una battuta? Difficilissimo! Il suo contributo maggiore forse lo trovo nell’avere dato consapevolezza, coscienza a un mestiere, a una pratica, prima di lui persa dietro le logiche produttive e rischiarata solo da poche brillanti menti.
Ecco a voi l’omaggio di Giuseppe Palumbo!