I tre moschettieri: dal romanzo al fumetto e ritorno

I tre moschettieri: dal romanzo al fumetto e ritorno

La celebre saga dei moschettieri Athos, Porthos e Aramis accompagnati dal guascone D’Artagnan in una trasposizione a fumetti presentata dalla Marvel, accompagnata da un’analisi sui significati del riadattamento attraverso un media differente.

Senza titolo-1Tutti per uno, uno per tutti!”, una delle più celebri formule ideate da Alexandre Dumas nella sua trilogia (I tre moschettieri, Vent’anni dopo, Il visconte di Bragelonne) che è riuscita ad imporsi nel linguaggio comune e nell’immaginario dei più piccoli; eppure è solo una semplice frase pronunciata en passant da D’Artagnan, senza troppa enfasi o importanza.

Questo motto è un chiarissimo esempio di come un’opera non cessi di esistere in sé, esaurendosi per autocombustione, ma possa continuare a vivere non meno fortemente nelle sue interpretazioni e nelle varie trasposizioni, a dimostrazione che a un prodotto dell’ingegno non è possibile porre un punto definitivo. Un libro è una sorta di lista aperta, un invito per chiunque ad andare oltre la chiusura immaginaria tracciata su carta.
I tre moschettieri, attraverso i suoi numerosi riadattamenti in film, serie televisive e illustrazioni, è riuscito a creare una stratificazione di immagini ad esso legate, grazie alle quali anche una frase poco rilevante pronunciata nel mezzo di centinaia di pagine è potuta divenire così celebre.

Cosa cerca invece il lettore in un riadattamento?
La trasposizione di un’opera può raggiungere due risultati positivi: ricreare le atmosfere e lo spirito dell’opera omaggiata senza tradirne l’essenza, oppure andare oltre, aggiungendo qualcosa di originale ed interessante, restando però entro quel gioco di regole che l’opera di base aveva dettato.
Insomma una buona trasposizione si ha quando il lettore nella sua fruizione non perde qualcosa rispetto all’originale, ma ne ottiene in altre forme lo stesso beneficio o addirittura una rinnovata ed amplificata esperienza.

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La riproposizione a fumetti del celebre romanzo d’appendice di Dumas da parte di Roy Thomas e Hugo Petrus non aggiunge certo originalità all’opera. I due autori riescono tuttavia a riportare fedelmente il lettore in quelle atmosfere di intrighi, amori borghesi, cavalleria ed avventura peculiari del racconto ottocentesco.
I personaggi risultano ben caratterizzati, ed ognuno di loro spicca per le sue qualità: Athos, nobile taciturno e distaccato; Porthos, disinibito amante dei vizi e del divertimento; Aramis, uomo moderato ed erudito; D’Artagnan, avventato e risoluto guascone. Anche gli antagonisti non perdono il loro fascino, come la perfida e subdola Milady o il potente cardinale Richelieu.

La narrazione ha un ritmo serrato, incalzante e denso di suspense. Le vicende, più diluite nel romanzo, sono condensate in un’unità monolitica e priva di cesure che non dà respiro al lettore, il che si pone come un punto a favore del fumetto. Allo stesso tempo, però, la trama non indugia su passaggi fondamentali, creando sgraditi buchi ed interrogativi irrisolti che non permettono di comprendere a pieno i fatti narrati.Senza titolo-2
I dialoghi sono molto fedeli, riportando spesso frasi integrali dal libro, e le vicende si incentrano sul profondo rapporto di amicizia dei moschettieri, vero motore di tutta l’azione.

Anche qui tuttavia gli autori si sono soffermati poco sulla nascita di tale rapporto, che nel fumetto sembra apparire quasi dal nulla nel giro di una pagina e mezzo, destituendo di credibilità il resto della narrazione, basata su questo fortissimo legame che appare poco verosimile a causa della subitaneità del suo nascere.
I disegni sono molto realistici, dettagliati e studiati sui costumi dell’epoca, ma non riescono a brillare per una qualche propria peculiarità.

L’opera riesce pertanto a restituire al lettore lo spirito del romanzo, ad accattivarlo con il suo ritmo narrativo e a tenerlo incollato alle pagine, con disegni ben realizzati ma con alcune piccole sbavature e fratture nella comprensione della trama e senza aggiungere elementi di novità all’originale.

Come afferma lo stesso Roy Thomas:

Se per voi non è abbastanza… comprate una copia del romanzo di Dumas e leggetelo. In effetti, è proprio lo scopo di questo volume… mettervi voglia di farlo.

Un invito alla lettura dunque, come era del resto nell’intento degli autori.

Abbiamo parlato di:
I tre moschettieri
Roy Thomas, Hugo Petrus
Traduzione di Elena Cecchini
Panini Comics (Marvel), giugno 2014
152 pagine, cartonato, a colori – € 17,00
ISBN: 9788891204257

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