La lega degli straordinari gentlemen

La lega degli straordinari gentlemen

Copertina originale del volumePer presentare Alan Moore non ci sarebbe bisogno di parole: se non conoscete Swamp Thing, V per Vendetta, Watchmen, From Hell, smettete di leggere ed aggiornatevi su quello che è, probabilmente, il migliore scrittore di fumetti sulla piazza. Il suo stile raffinato, colto ed intelligente è un marchio di fabbrica che si sposa perfettamente, in questo caso, con i disegni del talentuoso Kevin O’Neill (Nemesis).
Una delle tante copertine simil-romanzoQuella contenuta in questo volume è una storia che poteva meritarsi solo l’abilità narrativa di Moore: Allan Quatermain, il Capitano Nemo, Mina Murray, il dottor Henry Jekill, con la sua bestiale controparte Edward Hyde, Hawley Griffin alias l’uomo invisibile, riuniti insieme per conto della Gran Bretagna. Il loro compito: recuperare la cavorite, chiave dell’antigravità. Un compito non certo facile, che li metterà di fronte a loschi intrighi tessuti dalle mani di James Moriarty, lo storico nemico di Sherlock Holmes.
Progetto facente parte della linea Americàs Best Comics della DC Comics (solo Alan Moore poteva avere il coraggio, e soprattutto l’ironia, per chiamare così una linea editoriale), La lega degli straordinari gentlemen è un’opera divertente, appassionante, densa di citazioni letterarie tanto da lasciare frastornati, ma tutte integrate e amalgamate con l’abilità tipica di questo grande autore. I personaggi prendono vita in maniera eccellente da tanti piccoli particolari: dall’oppionomane Quatermainn alla fredda signora Murray, la cui sciarpa nasconde il “ricordo” del suo ex-marito, dal folle e disinibito uomo invisibile, al timido ed insicuro dottor Jekill.
Non stupisce che questo fumetto sia stato scelto per una trasposizione cinematografica da Hollywood, per farne un film con grandi attori (i protagonisti saranno Shane West, Sean Connery, Peta Wilson, Stuart Townsend, Jason Flemyng, Naseeruddin Shah, Richard Roxburgh e Rodney Skinner) ed un budget importante, perché storia, ambientazione e personaggi hanno tutto per piacere su più livelli, dall’amante dell’azione e dell’ironia, a chi è in cerca di qualcosa di più raffinato. Un’altra dimostrazione delle potenzialità del fumetto, e della maestria di Alan Moore.

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