Eden #1-12

Eden #1-12

Hiroki Endo Panini Comics - circa 230 pagg. cad. b/n bros. - 4,00euro cad.

Copertina del numero 9 di EdenUno dei primi titoli della collana Manga 2000 di Panini Comics, Eden di Hiroki Endo riprende un po’ la tradizione che fu prima di Katsuhiro Otomo poi di Masamune Shirow nel confezionare fumetti ambientati in un futuro prossimo dove qualcosa – una volta era “la Bomba” – ha cambiato gli assetti nazionali creando instabilità generalizzata. Terreno fertile per ambientare racconti tra il bellico, la guerriglia, le “azioni di polizia” (Appleseed) e la ricostruzione (Otomo).
Uno scenario che non è più post atomico, ma che comunque ridisegna l’economia delle potenze mondiali a favore di nuovi inediti soggetti, organizzazioni terroristiche diventate organi con influenza sovranazionale e dotate di eserciti tecnologicamente avanzati.

Una malattia dagli effetti a dir poco spettacolari è l’espediente che utilizza Endo per ottenere questo risultato, sfruttando paure (in stile anni novanta) di virus creati in laboratorio e sfuggiti al controllo. L’autore utilizza poi l’attualità fatta di degrado, fondamentalismo religioso, pulizia etnica e terrorismo suicida per costruire l’ambiente nel quale si muovono i personaggi.
‘Eden’ attraversa alcuni generi senza soluzione di continuità, in particolare il bellico e il fumetto di yakuza, giungendo ad una sorta di “sitcom” che stona non poco con la crudezza della narrazione e con lo “splatter” delle scene d’azione.
Tuttavia non si capisce ancora, giunti al volume dodici della serie, che cosa voglia raccontare Endo. Se in un primo momento ad interessare era la “formazione” del personaggio Elia, in seguito l’autore introduce nuovi personaggi spostando l’attenzione su scala molto più grande, rendendo il racconto piuttosto dispersivo, ripescando temi introdotti e mai sviluppati.

Il tema che sembrerebbe dar corpo all’opera di Endo, anche se l’autore pare dimenticarlo per un lungo tempo, é l’esoterico religioso introdotto in quello che sembra un vero e proprio episodio pilota in apertura della serie.
I personaggi nominano spesso “Dio” come responsabile dell’apocalisse “virale” che colpisce il pianeta, citando la Bibbia e rielaborando il Vangelo.
Eden, essendo un fumetto degli ultimi anni novanta, risente della non trascurabile influenza di opere quali la serie animata Shinseiki Evangelion e quindi introduce con facilità “misteri” che rischiano spesso di rivelarsi assolute banalità dal gusto esotico. Le idee di Otomo in Akira, filtrate dal pessimismo degli anni novanta con tanto di “apocalisse” (virgolettata in quanto questo termine per i giapponesi si avvicina più al concetto di “rivelazione” che di “fine del mondo”), vengono ripresentate attraverso lo sviluppo, inaspettato, del virus responsabile dello stato dell’umanità.
Da virus “closure”, come sinonimo di isolamento e morte, diviene virus “disclosure”, con effetti opposti. Cessa d’esistere l’individuo che diviene parte di una mente comune, avvicinandosi al concetto di “unità primordiale”.
Endo inoltre aggiunge l’elemento cyberpunk, suggerendo che si tratti di una sorta di evoluzione artificiale, per via informatica, dell’umanità. Tuttavia questo sembra essere legato in maniera veramente marginale a quanto ci ha raccontato finora l’autore.

Copertina del numero 11 di EdenIl tratto di Endo privilegia un certo realismo e una certa ricerca di crudezza nella rappresentazione della morte. I corpi delle vittime, smembrati spesso in maniera spettacolare, sono minuziosamente disegnati fin nei particolari. Nessun velo e nessuna morbosità nel mostrare lo scempio compiuto dai killer di turno, che siano umani o cyborg geneticamente modificati; realismo ricercato anche nel design dei meccanismi.
Tuttavia l’opera di Endo è un fumetto che a dispetto di quanto detto sopra presenta gruppi di poche personaggi malamente armate in grado di annientare battaglioni di soldati scelti con tanto di copertura aerea. Si spinge oltre, con singoli uomini armati di pugnale che sterminano un numero imprecisato, ma molto alto di soldati armati fino ai denti; e personaggi con apparentemente nulla di sovrumano che non smettono di combattere neppure dopo aver ricevuto un colpo mortale.
Elementi che provengono da fumetti di stampo molto più epico e dotati di una drammaticità decisamente maggiore, in grado di rendere perfettamente accettabili atti eroici al limite dell’umano, che qui pero’ sembrano decisamente fuori posto.

Eden, serie finora in dodici volumi che sembra ancora ben lungi dall’avvicinarsi ad una conclusione, è un fumetto che cerca di narrare la storia di un mondo attraverso la vita dei personaggi, sfruttando temi già esplorati da Masamune Shirow, tingendoli del misticismo di Otomo, filtrandoli attraverso la “new age” di Hideaki Anno.
Sebbene ci siano alcuni buoni momenti, il risultato complessivo non convince molto, senza considerare che la serie di Endo potrebbe scontare gli effetti (in parte già li sconta) degli allungamenti artificiosi tipici della gran parte del fumetto seriale giapponese.

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