Dark Side #13 – Hellboy: Il seme della distruzione/Le origini

Dark Side #13 – Hellboy: Il seme della distruzione/Le origini

Dark Side #13 - Hellboy: Il seme della distruzione/Le origini(Paolo Garrone)

Copertina di Dark Side #13 - Hellboydi Mike Mignola e John Byrne
RCS quotidiani/Panini Comics, 2006 – 128 pagg. col. bros.
6,99euro + il prezzo del quotidiano
Hellboy è uno dei pochi personaggi, al di fuori delle pubblicazioni delle major DC e Marvel, che hanno avuto successo nel mondo supereroistico. In comune coi supereroi mainstream ha pure una riduzione cinematografica del 2004, che ha avuto meritatamente successo, di cui è atteso un seguito nel 2008.
Tutti ricordano l’esodo dei primi anni ’90 di alcuni “grandi” con la conseguente fondazione dell’Image, ma forse non tutti si ricorderanno della linea Legend voluta dalla Dark Horse e dedicata a opere creator-owned, cioé i cui diritti d’autore restavano agli artisti. Sebbene la qualità media espressa fosse decisamente assai più alta rispetto a quella dei vari superuomini Image (spesso pallide copie dei personaggi appena abbandonati), il successo non arrise nella stessa misura a questa proposta, che si è pressoché dissolta in poco tempo, lasciando pero’ eredità importanti come Sin City e Concrete (in realtà cooptato per dar lustro all’etichetta ma preesistente), oltre ad Hellboy stesso. Fra i grandissimi che presero parte a questa, purtroppo effimera, iniziativa ricordiamo almeno Frank Miller, Paul Chadwick, John Byrne e Mike Mignola. Proprio quest’ultimo è il papà di Hellboy, strana creatura dall’aspetto orrido (é un demone rosso con la coda e il braccio destro ipertrofico), dai modi rudi e burberi ma dall’animo nobile. Fin qui nulla di originale, senonché Mignola è riuscito ad andare oltre lo stereotipo e dare la precedenza alla caratterizzazione interiore, grazie anche ad un abilissimo uso delle didascalie, e alla narrazione di storie appassionanti, semplici e raffinate insieme. Semplici perché perfettamente fruibili e godibili anche senza conoscere il back-ground che le ispira e a cui alludono, raffinate perché dense di riferimenti “colti” a una certa letteratura di genere (Lovecraft per citarne uno), oltre che ai fumetti Marvel anni ’60 (soprattutto Kirby, visibilissimo referente artistico del Mignola disegnatore). La storia principale presentata in questo volume (in originale Seed of Destruction, 1993) è la prima miniserie dedicata al personaggio, in cui Mignola, ancora incerto sulle sue capacità di sceneggiatore, chiese per la stesura dei dialoghi l’aiuto di Byrne, il quale fece un ottimo lavoro. Trama intrigante, personaggi ben delineati che ricalcano modelli precisi (come il nazista cattivo) ma senza cadere, come detto, negli stereotipi, uno humour sottile che permea tutta la narrazione, e dei disegni magistrali e personalissimi di un autore esordiente come scrittore ma già artista maturo, spiegano facilmente il successo duraturo di Hellboy che prosegue immutato tutt’oggi, dovuto anche alla cura costante con cui autore ed editore hanno centellinato la produzione di albi, affidando la bizzarra creatura in alcune occasioni a colleghi di fiducia, scelti da Mignola in persona. (Paolo Garrone)

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