Carmine Di Giandomenico: 11 storie fondamentali di Devil

Carmine Di Giandomenico: 11 storie fondamentali di Devil

In occasione della serie TV su Daredevil, Carmine di Giandomenico, noto fumettista Marvel, elenca le 11 storie migliori del personaggio secondo lui.

In questa puntata ospitiamo Carmine Di Giandomenico, fumettista italiano celebre per la sua collaborazione con la Marvel, in atto dal 2005.
Precedentemente, in Italia, ha disegnato opere come Giulio Maraviglia e La dottrina, scritti dallo sceneggiatore Alessandro Bilotta, con il quale torna a collaborare nel nuovo millennio sul Dylan Dog Color Fest #2.
Per la Casa delle Idee ha prestato la matita a personaggi come Capitan America, Spider-Man e Wolverine, realizzando da co-creatore nel 2006 una miniserie dedicata a Daredevil, intitolata Battlin’ Jack Murdock.
Anche per questo motivo, in occasione della recente trasmissione su Netflix della prima stagione della serie televisiva dedicata al supereroe di Hell’s Kitchen, abbiamo chiesto a Carmine Di Giandomenico di comporre un Essential 11 dedicato alle storie di Daredevil che ritiene più significative.

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Alla domanda sulle undici storie che possano rappresentare Daredevil è dura rispondere, perché è difficile elaborarne undici migliori, soprattutto quando queste fanno parte di cicli: nel mio elenco cito quindi anche interi cicli di storie.


0 – DAREDEVIL (VOL.1) #1
di Stan Lee e Bill Everett

Sicuramente il numero uno in assoluto, perché nella trama vi è un particolare che nel tempo più recente si è cercato di eliminare, ovvero che Battling Jack Murdock (il padre di Matt, n.d.r.) inizialmente non fosse un pugile, ma un wrestler. Ed è lui, Battling, che prese il soprannome di Daredevil, poi usato da Matt nelle vesti di Devil.

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1 – IL CICLO DI STAN LEE, BILL EVERETT E JOHN ROMITA SR.

L’intero periodo di Stan Lee, Bill Everett e John Romita Sr. rappresenta un punto importante nella carriera di Daredevil, dove il personaggio ha un’impronta più supereroistica, con tratti da fotoromanzo.

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2 – IL CICLO DI DI GERRY CONWAY E GENE COLAN

Assolutamente da seguire perché, dopo la sua genesi, Devil inizia ad apparire con atmosfere cupe, sia per il tratto, sia per i personaggi che incontra nelle sue avventure. Atmosfere rese perfettamente da Gene Colan che, attraverso la sua dinamicità e le ombre dark, dà il via a quegli elementi che trasformeranno Roger McKenzie in seguito, proiettando il personaggio in scenari dalle tinte giallo-noir (amplificate successivamente da Miller).

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3 – IL CICLO DI ROGER MCKENZIE

Si iniziano a improntare le atmosfere noir nel personaggio, anche graficamente, attraverso disegnatori cupi e drammatici: tra questi il grande Carmine Infantino.

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4 – DAREDEVIL: YELLOW #1
di Jeph Loeb e Tim Sale

Di una bellezza struggente, soprattutto la prima sequenza e la struttura cromatica dell’episodio, tutto strutturato sulla luce e il buio.

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5 – ROULETTE – DAREDEVIL (VOL.1) #191
di Frank Miller e Terry Austin

È difficile trovare un episodio importante, tra i tanti collegati tra di loro nei vari cicli. In quello di Frank Miller le storie sono da leggere tutte d’un fiato, ma posso consigliare Roulette, dove a crollare è la maschera di Devil.

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6 – BORN AGAIN – DAREDEVIL (VOL.1) #227-233
di Frank Miller e David Mazzucchelli

Tutto il ciclo di Born Again è da leggere. Dove dopo la maschera in Roulette, Miller fa crollare l’uomo: fa perdere ogni punto di riferimento a Matt e tutti coloro che lo circondano. Persino lo stesso Kingpin spera velatamente – e lo si coglie nei suoi dialoghi – in un ritorno di Matt, o meglio di Devil. Perché l’uno appartiene all’altro, come Joker con Batman.
L’episodio 11 in particolare è stupendo per via della figura di Ben Urich, che rinasce dall’incubo della paura. La scena dove lui si toglie il gesso dal braccio oramai guarito e sussurra senza paura il nome di Kingpin è leggendaria: è il primo tassello del potere di Kingpin che crolla. L’uomo che torna a essere libero. Una libertà che Matt si sta riprendendo, riscoprendo il suo essere.
Tra Matt e Devil non vi è più alcuna differenza psicologica dettata da una maschera.

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7 – ELEKTRA VIVE ANCORA
di Frank Miller

Dove troviamo un Matt dark e onirico, tormentato dai fantasmi del passato che tornano più forti, ma soprattutto più vivi. Spettacolare come l’opera sia collegata a Elektra Assassin ponendo questa graphic novel in un punto preciso della continuity.
Oltre allo spessore del personaggio, è impressionante come Miller cambi stile adattandolo alla trama e come Lynn Varley (la moglie) sia riuscita a dare un’intensità cromatica perfetta.

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8 – IL CICLO DI ANN NOCENTI

La scrittrice crea Typhoid Mary e la saga di Inferno (collegata agli X-Men), dove un diavolo cieco porta la luce negli Inferi.

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9. IL CICLO DI BRIAN MICHAEL BENDIS

Come per il ciclo di Miller, non si può trovare un episodio che non sia collegato al successivo. Le trame vengono sviluppate come una serie televisiva, con un ritmo cadenzato, come il “punto-linea” di un codice morse, sviluppando i personaggi come un continuo milleriano con il contagocce, quasi a voler annullare il ciclo della Nocenti che invece era più onirico, a volte quasi ascetico.

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10. DAREDEVIL: FATHER
di Joe Quesada

Qui troviamo Matt intento a indagare su una parte importante del suo passato e attraverso questa indagine ripercorrere la sua infanzia e il rapporto con suo padre, Battling Jack Murdock. Una storia che ricolloca la figura del padre di Matt, sempre attraverso gli occhi di Matt, ma fornendo uno spaccato differente rispetto a quanto narrato in passato. Una storia struggente, raccontata con garbo da Quesada e che credo che abbia fatto innamorare tutti i fan.

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11. AMORE E GUERRA
di Frank Miller e Bill Sienkiewicz

Per la prima volta vengono messe a fuoco le debolezze di Kingpin, già accennate nella serie disegnata e scritta da Miller. Questa volta la sua crudeltà viene descritta attraverso la rabbia, lo sfogo di dolore e il senso di impotenza nei confronti della moglie che sta perdendo. Quell’impotenza che lo porta a essere un uomo più crudele, diverso da quello che la moglie Vanessa ha conosciuto, e di cui lei stessa inizia ad avere paura.
Splendidamente raccontato da Miller e soprattutto illustrato da Bill Sienkiewicz: il disegnatore esplora stilisticamente le varie correnti artistiche europee, dal futurismo all’impressionismo, intrecciando tecniche miste tra pastelli acrilici e oli. Sienkiewicz realizza veri e propri quadri, regalando al mondo una delle opere d’arte più belle che si siano viste.
L’apice stilistico sfocia nell’interpretazione di Kingpin, una figura enorme, capace di abbracciare a sé un’intera città, quella stessa città in cui lui vuole regnare: New York.
Un’opera da tenere gelosamente in cassaforte.

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In coda, riproponiamo con il consenso di Carmine Di Giandomenico alcuni disegni di Daredevil che l’autore ha diffuso sulla sua pagina Facebook, alcuni dei quali dedicati alle varie puntate della serie televisiva Netflix.

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