Beelzebub: storie di demoni sospese tra una risata e un sorriso

Beelzebub: storie di demoni sospese tra una risata e un sorriso

Divertire attraverso i meccanismi dell'assurdo e del grottesco è l'obiettivo che il mangaka Ryuuhei Tamura si prefigge. Un impegno arduo assoluto con intelligenza creativa in questo manga edito da Star Comics.

All’inizio del ‘900 (quando, convenzionalmente, i fumetti nacquero e nacquero col nome di “comics”) i grandi maestri dell’umorismo disegnato facevano ridere a bocca aperta i lettori dei quotidiani, che a suon di offerte e rilanci lottavano tra loro per accaparrarsi gli autori più seguiti. Oggi, invece, la capacità di suscitare ilarità non sembra essere più un tratto distintivo della nona arte.

Sarà che all’inizio del secolo si rideva con più facilità, sarà che sono cambiati i meccanismi che provocano una risata, resta il fatto che oggi cercare di far ridere attraverso un fumetto è come cercare di raggiungere la luna con una scala: molti pazzi ci provano, qualche folle ci riesce.

Ed è proprio la follia, l’assurdo e il grottesco la chiave attraverso la quale qualche opera in giro riesce a trasformare un sorriso in una scrosciante risata (Rat-Man docet).

Ci sono poi delle opere che si pongono in una fascia intermedia, tra il sorriso e la risata.
Tra queste, ultima arrivata, Beelzebub che da questo mese viene proposta in una in una veste editoriale spartana, economica ma comunque valida, dalla Star Comics.

Il primo volumetto di questa serie è stato proposto dall’editore al prezzo lancio di 1,90 (fino al 1 di luglio): iniziative come questa hanno la finalità di incentivare il lettore a provare una nuova serie, scommettendo sulla possibilità di fidelizzazione e su un… amore a prima lettura. Un esperimento abbastanza diffuso ormai e che con titoli intriganti come Beelzebub colpisce del segno.

Ryuuhei Tamura realizza un’opera che si muove su più piani narrativi. Parte dell’affresco si concentra su Tatsumi Oga, studente violento e temuto per la sua forza. In seguito a strani eventi non del tutto ancora chiariti da questo primo numero, Tamura viene scelto per diventare il genitore adottivo e guardia del corpo del figlio del Re Diavolo, inviato sulla terra dal padre per portare morte e devastazione.
Si viene perciò a creare uno curioso legame simbiotico tra il teppista e il neonato (che l’autore disegna sempre nudo e costantemente aggrappato al corpo del suo protettore) che accresce la già notevole forza dello studente.
Questo elemento, fuso con il carattere rissoso del protagonista genere i tipici conflitti scolastici che ormai spessissimo gli Shonen propongono.
Quindi un’ambientazione doppia. Combattimenti scolastici da una parte e esplorazione di un contesto fantastico dall’altra, anche attraverso una varietà di personaggi legati al principino delle male.

E’ un opera che fa sorridere (spesso) e ridere (a tratti). Sicuramente intrattiene e diverte, raccontando con brio e leggerezza vicende che ricordano nei toni le pagine di quel capolavoro di non-sense che è il Lamù di Rumiko Takahashi.
Senza infamia e senza gloria i disegni, funzionali alla storia e alla narrazione, ma che non brillano per originalità.
Per tutti coloro che hanno amato le avventure di Ataru Moroboshi, Ransie la Strega e si sono persi quel gioiellino d’ambientazione scolastica che è Worst.

Abbiamo parlato di
Belzebubb #1
Ryuhei Tamura
Traduzione Michela Riminucci
Edizioni Star Comics, 2011
208 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,20€
ISBN: 9771129978006

Riferimenti:
Star Comics: www.starcomics.com

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