Amore & cosplay: Luigi Meggiolaro e Simona Marletti

Amore & cosplay: Luigi Meggiolaro e Simona Marletti

Intervista a Luigi Meggiolaro e Simona Marletti, coppia nella vita e nel cosplay. Qui raccontano come hanno cominciato e cosa li appassiona di questo hobby.

Abbiamo conosciuto Luigi Meggiolaro e Simona Marletti durante la scorsa Lucca Comics & Games, e siamo rimasti folgorati dalla loro interpretazione di Rassilon e di una Time Lady (Doctor Who – 4×18, The End of Time), tanto da decidere di intervistarli per la nostra rubrica.
Di seguito raccontano il loro incontro e l’inizio della passione per il cosplaying, sprimentandone con successo la particolarissima variante genderben, con l’inversione di sesso del personaggio interpretato (una Melafica al maschile o una Bestia al femminile, ad esempio).

Luigi Meggiolaro è nato a Torino nel 1970. Appassionatissimo di vecchi cartoni animati, serie Tv  e birra, lavora presso una ditta che produce barriere di sicurezza. Il metal e il punk sono i suoi generi musicali preferiti, ed è anche un fanatico del musical Rocky Horror Show, di cui dirige un fan club italiano insieme a Simona Marletti. Si definisce “decisamente appassionato di vampiri”.
Simona Marletti è nata in quel di Milano il 19 maggio 1976. Adora il teatro (in modo particolare i musical), è una cinefila, divora romanzi e si “traveste” dal 1996; il suo primo cosplay vero e proprio risale al 2007.

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Quando avete iniziato a fare cosplay?
Abbiamo iniziato a fare cosplay prima di sapere cosa fosse il cosplay. Siamo entrambi grandi fan di The Rocky Horror Show (e della sua versione cinematografica The Rocky Horror Picture Show), passione che ci ha fatti conoscere ed è stata “galeotta”, fra l’altro. È tradizione che i fan partecipino attivamente allo spettacolo, andando a teatro o al cinema vestiti come i personaggi sul palco. Abbiamo cominciato così, separatamente, nella seconda metà degli anni ‘90.
I nostri primi costumi erano molto caserecci, messi insieme con l’aiuto di mamma e nonna. Siamo stati prima Riff Raff e Magenta, poi con il tempo abbiamo vestito i panni di più o meno tutti i vari personaggi, migliorando di volta in volta. Ci siamo conosciuti nel 1997 e abbiamo cominciato ad andare a vedere il Rocky insieme, con altri amici, e facciamo coppia fissa dal 2004.
Nel 2006 (mi pare) siamo stati per la prima volta alla Fumettopoli con un amico e ci siamo fatti prendere dall’entusiasmo nel vedere tutti gli eroi della nostra infanzia in carne ed ossa… Abbiamo scoperto il cosplay e abbiamo cominciato a pensare che avremmo potuto provare anche noi.

Cosa vi ha spinti verso questo mondo?
Simona Marletti (SM): Principalmente perché ho sempre adorato recitare, tanto che negli anni ho frequentato svariati corsi di teatro e recitazione. Mi è sempre piaciuto calarmi nei panni di qualcun altro, diventare qualcuno di diverso da me. E poi ho sempre avuto una grande passione per make-up e parrucche!
Luigi Meggiolaro (LM): Mi ha spinto la voglia di mettermi alla prova e vedere cosa sarei riuscito a fare. Dopo aver visto i cosplayer in fiera ho deciso che sarei stato Souther di Ken il Guerriero (che ho sempre adorato). Ho cominciato con cose più semplici, ma il mio obiettivo era vestire i panni del Sacro Imperatore.

meggiolaro_marletti_cosplay_malefica e bestiaDi cosa vi occupate nella vita di tutti i giorni e come riuscite a conciliare il lavoro con questo hobby?
SM: Nella vita di tutti i giorni sono segretaria in uno studio legale societario di stampo internazionale; sono giornalista iscritta all’albo dei pubblicisti, blogger e fotografa amatoriale… e nel tempo libero creo bigiotteria.
LM: Io lavoro a tempo pieno in una ditta che produce barriere di sicurezza. Quindi il tempo per lavorare ai nuovi costumi si riduce a qualche serata (per le parti piccole e i dettagli che possono essere realizzati a casa, come ricami o gemme) e ai sabati e alle domeniche in cui non abbiamo altri impegni più urgenti per le cose più ingombranti, che richiedono maggiore spazio in cui lavorare. Per questo in genere non riusciamo a portare più di un paio di nuovi cosplay a testa all’anno.

Una particolarità del vostro modo di fare cosplay sta nel riadattare personaggi femminili al maschile e viceversa. Come scegliete i personaggi da “swappare” e come avviene il processo di trasformazione da un sesso all’altro?
LM, SM: In realtà per il momento abbiamo fatto genderbend solo una volta, portando Bestia al femminile e Malefica al maschile. Li abbiamo “testati” a Lucca per qualche foto e poi li abbiamo portati in gara alla scorsa Cartoomics con un gruppo di amici, tutti in cosplay Disney a sessi scambiati. Ci siamo basati sulle fan-art di Maby Chan e Sakimichan, tranne per un paio di personaggi di cui non esistevano reference.
L’intento era di portare sul palco il messaggio che, anche se ciascuno di noi è diverso, siamo comunque tutti uguali, ciascuno nella sua unicità.

Avete mai ricevuto critiche per questa vostra scelta interpretativa così libera?
LM, SM: Critiche non ne abbiamo ricevute, solo complimenti (anche perché pur cambiando i sessi dei vari personaggi, siamo stati fedelissimi alla loro essenza e ai loro caratteri), tant’è che il nostro gruppo è anche stato premiato.

Spesso intervenite alle fiere in gruppi a tema piuttosto numerosi. Siete un gruppo già precostituito, o i cosplayer vengono reclutati di volta in volta? E in che modo avviene la selezione?
LM, SM: Siamo spesso in gruppi numerosi perché la parte che più ci piace del fare cosplay è divertirci con gli amici… E in tanti ci si diverte di più! Anche se a volte è faticoso preparare un’esibizione, trovarsi tutti assieme per provare, lavorare alla traccia audio ecc…Però è una grande soddisfazione vedere poi i risultati del lavoro di squadra.
I membri dei vari gruppi cambiano di volta in volta. Alcuni sono sempre gli stessi (principalmente perché sono persone che magari frequentiamo più di altre e con cui condividiamo l’amore per più personaggi) altri si aggiungono o ci lasciano di volta in volta, per poi tornare successivamente. Questo naturalmente nei casi in cui siamo noi a organizzare i gruppi. Altre volte veniamo “reclutati” da altri amici. In genere i gruppi si formano in modo abbastanza spontaneo: qualcuno ha un’idea, ne parla con due o tre amici… E poi si comincia a contattare altre persone (di solito persone che già conosciamo, che sappiamo essere affidabili). Tipo “so che ti piace il personaggio X o la serie Y, noi stiamo pensando di portare un gruppo alla tal fiera, hai voglia di unirti a noi?”.

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Come si sceglie di chi debba impersonare questo o quel personaggio?
LM, SM: In genere ciascuno sceglie per sé, in base alla propria fisicità/somiglianza al personaggio, sia esteriore che caratteriale, o semplicemente perché nutre un amore particolare per quel particolare personaggio.

Qual è il cosplay a cui siete più affezionati, sia singolarmente che in coppia, tra quelli vestiti in questi anni?
LM: Come dicevo prima, il mio sogno è sempre stato quello di vestire i panni di Souther, quindi direi che il cosplay a cui sono più affezionato è senza dubbio lui. Anche perché è stato il primo cosplay che abbiamo realizzato interamente da soli e mi ha dato un sacco di soddisfazioni.
SM: Sono indecisa fra Elphaba di Wicked, personaggio che sento particolarmente mio anche se fisicamente non le somiglio, e la regina Brahne di Final Fantasy IX. Come cosplay di coppia… Probabilmente il capitano Shunsui Kyoraku e lo spirito della sua zampakuto Katen Kyokotsu di Bleach.

C’è una fiera o una convention a cui proprio non potete mancare,  a cui siete più legati, e perché?
LM, SM: Cartoomics e Riminicomix sono da sempre le nostre preferite. Nel primo caso perché è stata una delle primissime fiere a cui abbiamo partecipato e a parer nostro è una delle migliori in assoluto in Italia quanto ad organizzazione e ad “offerta” (in termini di mostre, proiezioni, ospiti ecc.). Nel secondo caso perché c’è il mare e delle ottime location per fare foto… In entrambi i casi perché gli organizzatori sono persone splendide e ci sentiamo a casa, in famiglia.

Per la scelta dei personaggi vi ispirate preferibilmente ai fumetti, ai film, o alle serie Tv?
LM, SM: A un po’ di tutto. Scegliamo personaggi che amiamo, in cui ci rivediamo sia caratterialmente che fisicamente, siano essi provenienti da film, serie tv, videogiochi, anime, musical teatrali, libri o fumetti.

luigi meggiolaro_cosplayAvete una qualche “formazione fumettistica”? Leggete fumetti o avete degli autori che prediligete?
SM: Quanto a fumetti io mi fermo a Topolino (e filoni paralleli disneyani) e Lupo Alberto. Sono divoratrice di libri ma non una grande lettrice di fumetti.
LM:  Io sono un fan di Lobo (DC Comics) e credo di aver letto tutti gli albi pubblicati in Italia. Ho letto molto anche dell’universo Marvel, ma da qualche anno a questa parte ho abbandonato quasi del tutto. Ormai ci sono troppi universo paralleli, reboot ecc.

Ci sono dei cosplayer a livello internazionale dai quali traete ispirazione o che considerate un punto di riferimento nel fare cosplaying?
LM, SM: Kamui è stata una gran maestra, attraverso i suoi video tutorial, per la lavorazione del worbla e la realizzazione delle gemme in resina. Ma ci sono un sacco di cosplayer bravissimi anche su suolo nazionale che stimiamo molto, che ci ispirano a fare sempre meglio e a cui ci rivolgiamo per consigli. Non citiamo nessuno in particolare perché rischieremmo di dimenticare e far torto a qualcuno.

Quali consigli vi sentireste di dare a chi, restando affascinato dal mondo dei cosplay, decidesse di iniziare a seguire questo hobby?
LM, SM: Il consiglio è sempre e solo uno: divertitevi! Impegnatevi, fate del vostro meglio, cercate di migliorarvi continuamente, non sentitevi mai “arrivati”, c’è sempre qualcosa da imparare. Ma fondamentalmente divertitevi. Se manca la parte ludica, si perde lo spirito del cos-PLAY. Fatelo per gioco e non per diventare “famosi”.

Intervista realizzata via mail nel mese di maggio 2016.

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