“Nipote di Maciste – Più forte di Ercole”. Muscolacci, direbbe il protagonista di questo nuovo e divertente recupero dal nostro passato fumettistico. Meno conosciuto dei vari Comandante Mark, Bleck e Scuola del West, Kolosso rappresenta l’aspetto più allegro e scansonato del fumetto seriale d’altritempi. Nato nel 1964, da un’idea di Mario Faustinelli e Carlo Porciani (a cui si sarebbero aggiunto in seguito, tra gli altri, Alfredo Castelli!), Mac Kolosso è un eroe sui generis: di professione body-builder, dal fisico impressionante (altezza 2.16 metri, peso 158 kg, circonferenza toracica 1.60 m!), e dotato di un profondo, limpido ed ingenuo senso della giustizia. Davanti ai suoi colpi, alla sua irruenza fisica ed alla sua baldanza, solamente il malvagio Inafferabile ha il coraggio di sfidarlo. Sfide che Kolosso affronta con ottimismo solare e genuino, distruggendo a mani nude robot, sbarre, mobilia, saloon (c’é un viaggio nel tempo di mezzo, ma lo scoprirete leggendo) e tutto quanto si frapponga tra lui ed i suoi scopi. Una lettura frizzante, che trova nell’ingenuità di fondo dell’opera un ulteriore punto di forza per rendere credibile il personaggio, e nei disegni dal tratto e dalla narrazione non banale un perfetto complemento. La copertina di Fabio Celoni – inferiore alle sue possibilità, ad onor del vero – è la ciliegina sulla torta dell’albo (che peraltro in omaggio propone anche la raccolta di un paio di volumi dell’editore), un acquisto che non deluderà chi vi cerca non solo una lettura leggera e ironica, ma anche un ulteriore tassello di quel panorama fumettistico attraverso il quale si sono formati tanti autori di oggi e di ieri (Ettore Gabrielli).

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