di Neil Kleid e Jake Allen
NBM Publishing, mar. 2006 – 208 pagg. b/n. cart. – 18,95$
Negli anni ’30 non esisteva solo la mafia italo-americana celebrata in tanti romanzi e film. C’era anche quella di “marca” ebraica. Prostituzione, gioco d’azzardo, alcolici: le solite miserie. Ad arricchirsi, un gruppo di gangster alla ricerca della bella vita o delle emozioni di una vita al limite della legge. Brownsville racconta quell’epoca e quei personaggi in modo documentato (nomi e fatti sono reali) ma liberamente romanzati. Purtroppo il romanzo non è efficace come avrebbe potuto. La storia di Kleid procede attraverso troppi luoghi comuni del genere, e il tratto di Allen confonde troppo la narrazione per l’impossibilità di distinguere i personaggi. Peccato, perché l’atmosfera e il ritmo sono quelli giusti. Apprezzabile soprattutto la parte finale della storia, che racconta della resa dei boss alla giustizia, dei tradimenti intestini e della fine di un sogno. (Guglielmo Nigro)

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