di Ausonia
Leopoldo Bloom, 2008 – 80 pagg.col. bros. – 12,00euro
Basta la copertina per capire che leggendo questo nuovo volumetto di Ausonia ci si troverà di fronte a qualcosa di intriso di umorismo nero e completamente primo di “politically correct”. La frase “Ma davvero si può mettere una svastica in copertina?” è solo l’inizio di un lungo dialogo tra l’autore stesso, in forma di voce fuori campo, e gli strani figurini da lui creati (dal prete all’alieno, dal demonio al politico, dal fiore cannibale allo squalo della finanza). Figurini, perché tutto il volume è composto di singole vignette coloratissime dove i disegni di queste “icone narrative” vengono ripetuti sempre uguali a se stessi; tutto si regge quindi sulla lunga diatriba tra loro e l’autore, che va a toccare religione, politica, società, arrivismo, superficialità dell’essere. Sotto l’aspetto di qualcosa di grottesco e bizzarro, si celano le esternazioni disilluse, arrabbiate e impotenti dell’autore. Si avverte il suo forte disagio di fronte all’inadeguatezza di quello che la società offre e dei modelli che impone come vincenti o giusti. Non tutti potranno apprezzare o approvare quello che l’autore esprime, ma dovranno comunque ammettere la sua grande abilità narrativa, che sostiene per tutte le pagine un fumetto che molti avrebbero trasformato in qualcosa di illeggibile e noioso. (Ettore Gabrielli)

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